Nella giornata di domenica, il mondo dello sport ha perso una delle sue figure più iconiche: Franz Beckenbauer, campione del mondo sia da giocatore che da allenatore, è deceduto all’età di 78 anni. La notizia è stata confermata dalla famiglia attraverso un comunicato, che ha dichiarato che Beckenbauer è morto serenamente nel sonno, circondato dai suoi cari. “È con profonda tristezza che annunciamo che mio marito e nostro padre Franz Beckenbauer è morto serenamente nel sonno, domenica, circondato dai suoi cari – ha dichiarato la famiglia – Chiediamo che ci sia permesso di piangere in pace e che ci venga risparmiata qualsiasi domanda”. La famiglia ha chiesto rispetto per la loro privacy in questo momento difficile. Non è stata fornita la causa della morte, ma negli ultimi anni Beckenbauer aveva affrontato problemi di salute. La notizia della sua scomparsa arriva solo due giorni dopo la morte di un’altra leggenda del calcio, Mario Zagallo, a 92 anni. Franz Beckenbauer ha rappresentato una delle figure centrali del calcio tedesco. Da giocatore, ha rivoluzionato il ruolo del difensore nel calcio e ha guidato la Germania Ovest come capitano durante la Coppa del Mondo del 1974. Questa vittoria arrivò dopo la delusione della finale del 1966 contro l’Inghilterra. In seguito, ha avuto successo anche come allenatore, guidando la Germania Ovest alla vittoria nel torneo del 1990.
L’anno 1990
Il 1990 è stato un anno simbolico per la Germania, poiché la riunificazione del paese era in corso, mesi dopo la caduta del Muro di Berlino. Beckenbauer ha incarnato la forza e la resilienza del popolo tedesco attraverso il calcio, diventando un’icona nazionale. La sua eredità nel mondo del calcio è stata anche segnata dalla sua leadership nel portare la Coppa del Mondo del 2006 in Germania. Tuttavia, questa vittoria è stata successivamente oscurata da accuse di corruzione riguardanti l’assegnazione dei diritti di hosting. Beckenbauer ha sempre negato categoricamente queste accuse, affermando: “Non volevamo corrompere nessuno e non abbiamo corrotto nessuno”, in risposta alle voci che circolavano durante il periodo in cui era a capo del comitato organizzatore del torneo.