L’Unione europea ha intensificato le sanzioni contro la Russia nel contesto della guerra in corso in Ucraina, colpendo il settore dei diamanti. Nel mese di dicembre, l’Ue aveva deciso di vietare l’esportazione di diamanti dalla Russia, ma ora ha esteso queste restrizioni includendo Alrosa, la più grande compagnia mineraria di diamanti al mondo, e il suo amministratore delegato, Pavel Marinychev, in una lista nera soggetta a divieto di visto e congelamento dei beni nell’Unione europea. Alrosa rappresenta il 90% della produzione di diamanti della Russia, e il suo aggiungersi alla lista nera è considerato un colpo significativo per il settore. L’UE ha preso questa misura nella speranza di indebolire ulteriormente l’economia russa, dato che le esportazioni di diamanti della Russia hanno totalizzato circa 4 miliardi di dollari nel 2022.
Il divieto
Il divieto, entrato in vigore il 1° gennaio, riguarda sia diamanti naturali che sintetici esportati dalla Russia. Inoltre, entro settembre, verrà introdotto gradualmente un divieto sui diamanti russi lavorati in paesi terzi. Questa mossa rappresenta uno sforzo congiunto dell’UE e dei paesi del G7 per implementare un sistema che tracci accuratamente l’origine dei diamanti russi. Il Belgio, che ospita il più grande centro commerciale di diamanti al mondo, ha sottolineato l’importanza di un sistema efficace per garantire il successo di qualsiasi embargo. Le sanzioni dell’UE nei confronti di Alrosa e del suo amministratore delegato rappresentano l’ultima serie di misure restrittive adottate dall’Unione Europea in risposta all’invasione russa dell’Ucraina nel febbraio 2022.