Il devastante terremoto che ha colpito il Giappone ha lasciato dietro di sé un bilancio crescente di vittime. Al momento, il numero di morti ha raggiunto 64 persone, con molte persone ancora intrappolate tra le macerie degli edifici crollati. La tragedia si è concentrata principalmente nella provincia di Ishikawa, situata lungo la costa dell’isola principale di Honshu. Il Primo Ministro Kishida Fumio ha dichiarato che la situazione è una “corsa contro il tempo” per salvare vite umane. Numerose persone sono attualmente intrappolate negli edifici danneggiati o crollati, e il governo ha garantito di fare tutto il possibile per prioritizzare il salvataggio delle vite umane. Decine di centinaia di persone sono state evacuate in luoghi più sicuri, ma le sfide persistono a causa delle strade dissestate, dei trasporti sospesi e delle macerie che si trovano ovunque.
Danni significativi
Le province di Ishikawa, Niigata, Fukui, Toyama e Gifu hanno subito danni significativi, e diverse aree rimangono ancora disconnesse. Il Ministero della Difesa sta valutando l’uso di elicotteri per consegnare materiale di soccorso nelle zone colpite. Nel frattempo, circa 10.000 soldati sono stati mobilitati per condurre operazioni di ricerca, salvataggio e soccorso. Il terremoto è stato preceduto da numerosi scosse sismiche con magnitudo fino a 7,6 nella regione centrale del Paese dal pomeriggio di lunedì. Queste scosse hanno innescato una serie di eventi disastrosi, tra cui allerte tsunami, grandi incendi e onde alte che hanno raggiunto quasi un metro e mezzo. Fortunatamente, l’allarme tsunami è stato successivamente revocato dalle autorità, riducendo il rischio di ulteriori danni. L’epicentro del terremoto è stato registrato nella zona di Noto, affacciata sul Mar del Giappone.