domenica, 17 Novembre, 2024
Esteri

Oppioidi: McKinsey pagherà 78 milioni di dollari per aver progettato piani di marketing ingannevoli a favore di aziende farmaceutiche

La società di consulenza McKinsey & Co ha concordato di sborsare 78 milioni di dollari per risolvere le richieste degli assicuratori sanitari statunitensi e dei piani di previdenza, mettendo così fine a accuse legate alla sua presunta contribuzione all’epidemia di dipendenza da oppioidi attraverso il suo lavoro per aziende farmaceutiche, tra cui il controverso produttore di OxyContin, Purdue Pharma. L’accordo è stato annunciato venerdì attraverso documenti depositati presso il tribunale federale di San Francisco, segnando l’ultimo capitolo di una serie di accordi che McKinsey ha stipulato per risolvere cause legali legate all’epidemia di oppioidi negli Stati Uniti. I querelanti avevano accusato la società di consulenza di aver contribuito alla crisi farmaceutica aiutando produttori di farmaci, inclusa Purdue Pharma, a sviluppare piani di marketing ingannevoli e ad aumentare le vendite di antidolorifici. McKinsey aveva già effettuato pagamenti significativi in passato, versando 641,5 milioni di dollari per risolvere le richieste dei procuratori generali degli stati e ulteriori 230 milioni di dollari per affrontare le richieste dei governi locali. La società aveva anche risolto casi collegati a tribù di nativi americani. L’accordo di venerdì, che richiede l’approvazione di un giudice, risolve le richieste dei cosiddetti pagatori di terze parti, come gli assicuratori che forniscono prestazioni sanitarie e previdenziali. Paul Geller, avvocato dei querelanti, ha dichiarato che l’obiettivo del caso è recuperare parte dei fondi spesi per le pillole eccessivamente prescritte, sottolineando che la crisi è stata causata da un eccesso di offerta di farmaci pericolosi. Nonostante l’accordo, McKinsey non ha ammesso illeciti, ribadendo la convinzione che il suo lavoro passato fosse legale. Nel 2019, la società si era impegnata a non fornire più consulenza ai clienti su attività correlate agli oppioidi. La crisi legata agli oppioidi ha generato migliaia di cause legali negli Stati Uniti, coinvolgendo stati, governi locali e tribù di nativi americani. Le aziende farmaceutiche sono state accusate di minimizzare i rischi degli antidolorifici oppioidi, mentre distributori e farmacie sono stati criticati per ignorare segnali di traffico illegale. L’ammontare totale degli accordi raggiunti in questo contesto ha superato i 50 miliardi di dollari con produttori di farmaci, distributori e catene di farmacie. Secondo i Centri statunitensi per il controllo e la prevenzione delle malattie, quasi 645.000 persone sono morte negli Stati Uniti per overdose da oppioidi, sia soggetti a prescrizione che illeciti, dal 1999 al 2021. La Corte Suprema degli Stati Uniti ha recentemente ascoltato il ricorso dell’amministrazione Biden contro l’accordo multimiliardario di Purdue Pharma, evidenziando la complessità e l’ampiezza delle implicazioni legali legate alla crisi degli oppioidi.

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