A gennaio, gli elettori di Bridgeport, nel Connecticut, saranno di nuovo chiamati alle urne in un contesto insolito: la ripetizione delle primarie democratiche del sindaco, ordinata dal tribunale. Questa competizione, fissata per il 23 gennaio, avrà un impatto significativo sul futuro politico della città, determinando se il sindaco Joe Ganim ha ottenuto giustamente la nomina a sindaco del suo partito. Nel settembre scorso, Ganim aveva vinto le primarie democratiche con 251 voti. Tuttavia, il suo avversario John Gomes aveva sollevato accuse di frode elettorale, sostenendo di avere prove di un comportamento irregolare. Gomes aveva diffuso un video di sorveglianza che mostrava un sostenitore di Ganim che lasciava pile di schede elettorali per corrispondenza in una cassetta postale, una pratica illegale secondo le leggi del Connecticut. A novembre, un giudice statale aveva affermato che c’erano prove “scioccanti” di irregolarità elettorali, sufficienti a mettere in dubbio i risultati delle primarie. Il giudice aveva ordinato nuove elezioni primarie, riconoscendo però che non poteva impedire la svolgimento delle elezioni generali che Ganim aveva successivamente vinto. Joe Ganim, che ha guidato la città per decenni, ha una lunga storia politica. Ha servito cinque mandati come sindaco prima di essere condannato per crimini di corruzione nel 2003. Nonostante la sua condanna, è stato eletto altre due volte dopo essere stato rilasciato dal carcere. Ha vinto nuovamente a novembre, ma la sfida di gennaio sarà determinante per il suo ottavo mandato. Ganim, pur non rispondendo a una richiesta di commento, ha respinto le accuse di frode elettorale, accusando a sua volta l’avversario di pratiche illegali legate alle primarie.