Negli ultimi giorni, il Bureau of Economic Analysis ha diffuso dati economici sorprendentemente positivi, indicando un calo mensile dei prezzi per la prima volta dal 2020. L’indice dei prezzi delle spese per consumi personali (PCE), uno dei principali indicatori dell’inflazione, è sceso dello 0,1% tra ottobre e novembre. Questo segna il primo calo mensile in oltre tre anni e mezzo, offrendo un’ulteriore prospettiva ottimistica sull’economia degli Stati Uniti. Il modesto calo dei numeri PCE è attribuito principalmente ai prezzi più bassi del gas e ai beni più economici. Nonostante un aumento del 2,6% rispetto a novembre 2022, questa cifra rappresenta un miglioramento significativo rispetto al tasso di inflazione annuale del 5,5% registrato a gennaio e al picco del 7,1% a giugno 2022. Inoltre, l’indice dei prezzi al consumo, un altro indicatore cruciale dell’inflazione, ha mostrato un rallentamento annuale al 3,1% a novembre, segnando un lieve calo rispetto al tasso del 3,2% del mese precedente. L’economista senior di EY, Lydia Boussour, ha commentato che “i dati più recenti confermano che lo slancio disinflazionistico sta prendendo ritmo”, sottolineando che questo non indica una deflazione completa, ma piuttosto un rallentamento degli aumenti dei prezzi. Il beneficio di questo calo dei prezzi si riflette chiaramente nel rapporto della BEA, che indica un aumento dello 0,4% del reddito disponibile reale tra ottobre e novembre, tenendo conto dell’inflazione. Questo segna un notevole miglioramento dopo un’estate di crescita quasi nulla. La capacità di spesa delle famiglie americane sta quindi aumentando, suggerendo una prospettiva più positiva per il consumatore medio. Ulteriori segnali positivi emergono da un rapporto separato dell’Università del Michigan, che evidenzia un aumento del 14% della fiducia dei consumatori a dicembre. Questo balzo ha invertito quattro mesi di declino, riflettendo un crescente ottimismo tra i consumatori di tutte le categorie geografiche, di età, reddito, livello di istruzione e affiliazione politica. Joanne Hsu, direttrice dell’indagine dell’Università del Michigan, ha spiegato che l’indice è ora appena al di sotto del punto medio tra la lettura pre-pandemia e il minimo storico raggiunto nel giugno 2022.