Ieri il Papa ha ricevuto all’interno del Palazzo Apostolico in udienza gli organizzatori del ‘Concerto di Natale con i Poveri e per i Poveri’, presentato dalla conduttrice Francesca Fialdini e andato in scena ieri nell’Aula Paolo VI. Francesco ha sùbito elogiato il loro impegno nel creare un momento di armonia, condivisione e fraternità attraverso la musica, dedicato alle persone indigenti. “È più facile fare armonia con le note che con le persone… ma non è il vostro caso. Voi siete stati capaci di fare armonia tra voi”, ha detto il Pontefice, sottolineando il potere unificante della musica nell’ambito di un’iniziativa che coinvolge migliaia di persone bisognose.
Il Santo Padre ha esaltato la dedizione degli organizzatori: “Vi ringrazio perché, coinvolgendo tanta gente, voi riuscite a offrire un concerto gratuito a migliaia di persone indigenti, e con la musica offrite un momento di incontro, di condivisione, e poi il pasto e le coperte; in una parola: fraternità. Questo è molto coerente con il messaggio del Natale”, ha precisato.
Mistero del Natale
Il Vescovo di Roma ha evidenziato l’importanza di passare da un approccio centrato sul “per” al coinvolgimento attivo “con” i poveri. Ha specificato che il “con” è la chiave essenziale, richiamando l’attenzione sulla dimensione cristiana dell’iniziativa. Ha ricordato il mistero del Natale, in cui Dio è venuto non solo per noi ma anche con noi, assumendo la nostra umanità.
“Questo mistero ci lascia sempre senza parole. È troppo grande, ci supera. Eppure lo possiamo sperimentare nell’incontro con l’altro diverso da me: quando il mio dare qualcosa per lui o per lei, diventa un ricevere, diventa un condividere, diventa amicizia. Dal ‘per’ al ‘con’, ha enfatizzato il Papa. Francesco ha concluso il suo incontro esortando gli organizzatori a pregare affinché l’esperienza del “con” si realizzi pienamente. Ha rimarcato che, oltre alla musica, alle luci e agli addobbi, è necessaria la preghiera. Rivolgendo un pensiero speciale alla Madonna, ha chiesto la preghiera degli organizzatori e ha concluso con la sua benedizione augurando un sereno e fraterno Natale.
Bimbi morti come piccole luci
Ieri il Pontefice ha anche ricevuto in udienza anche i ragazzi dell’Azione Cattolica. “Grazie di questa visita”, ha esordito, esprimendo la sua gratitudine per la presenza gioiosa dei giovani. Nel suo discorso scritto consegnato ai ragazzi, il Papa ha affrontato con profonda sensibilità il tema delle sofferenze causate dai conflitti globali. Il Santo Padre ha iniziato richiamando l’attenzione sulla drammatica perdita di vite innocenti, sottolineando che “tanti popoli, tanti ragazzi soffrono a causa della guerra”. Ha poi toccato i cuori dei presenti con parole di ricordo e solidarietà, evidenziando che i bambini morti in queste guerre sono ora “come piccole luci che ci guardano dal cielo”. Francesco ha specificamente menzionato le perdite a Gaza, dove oltre tremila bambini hanno perso la vita, una cifra incredibile, ma tragica realtà. Ha poi fatto riferimento alla situazione in Ucraina, con più di cinquecento bambini morti, e allo Yemen, dove le migliaia di vittime rappresentano un ulteriore grido di dolore. E dunque ha esortato i ragazzi a essere ‘luci per il mondo’, un invito a toccare i cuori delle persone, specialmente coloro che possono contribuire a fermare il vortice della violenza. Ha enfatizzato l’urgenza di agire per la pace e la necessità di essere portatori di speranza e solidarietà in un mondo segnato da conflitti.
Il Papa ha concluso il suo messaggio, chiedendo ai ragazzi di pregare affinché il ricordo di questi bambini diventi una forza per promuovere la pace nel mondo. Ha sottolineato che le loro preghiere dovrebbero essere un impegno concreto per contribuire a fermare la violenza e costruire un futuro più pacifico.