L’ex Presidente Donald Trump ha annunciato che non tornerà sul banco dei testimoni nel processo per frode civile da 250 milioni di dollari contro lui e la sua azienda. “Ho già testimoniato – ha dichiarato il Tycoon -. Non ho altro da dire se non che si tratta di una completa e totale interferenza elettorale della campagna di Biden e una autentica caccia alle streghe”. La ripresa del processo era stata programmata per oggi, ma l’Office of Court Administration, il braccio amministrativo del sistema giudiziario unificato dello Stato di New York, ha comunicato, nella serata di domenica, che sarebbe invece ripresa martedì. Trump avrebbe dovuto partecipare come uno degli ultimi testimoni della difesa in un processo, durato due mesi, e che sta entrando nella sua ultima settimana di testimonianze. Ci si aspettava che pubblicizzasse il successo della sua azienda e respingesse le affermazioni del procuratore generale di New York, Letitia James. Per quest’ultima, il Tycoon avrebbe ampiamente sopravvalutato le sue proprietà e il suo patrimonio netto in rendiconti finanziari che utilizzava per ottenere prestiti favorevoli da banche che altrimenti non avrebbe avuto.
Gli attacchi
Chiamato a testimoniare dalla squadra di Letitia James, il 6 novembre, Trump ha lanciato attacchi a Arthur Engoron, il giudice deputato a decidere sul caso. Ha, inoltre, definito James un “hack politico” che “dovrebbe vergognarsi” e ha definito Engoron un “giudice molto ostile”. “Si è pronunciato contro di me – ha affermato l’ex Presidente riferendosi alla constatazione preliminare del giudice secondo cui Trump e la sua azienda erano coinvolti in ripetuti atti di frode –. Mi ha chiamato impostore prima di sapere qualcosa su di me. Ha fatto una cosa terribile”.