venerdì, 15 Novembre, 2024
Cultura

Il regista Gjon Kolndrekaj riceve la ‘Palma d’Oro Giovanni Paolo II’ 2023

Il vincitore della prestigiosissima ‘Palma d’Oro Giovanni Paolo II’ dell’edizione 2023 è il regista del Sacro Gjon Kolndrekaj che con oltre 80 produzioni tra film e documentari è riuscito a parlare ai giovani e a costruire ponti tra le diverse culture. La cerimonia di premiazione è avvenuta domenica 10 dicembre 2023, presso la Città della Pace e della Fratellanza, in concomitanza della marcia per la pace di Assisi, nel giardino della Chiesa Nuova casa natale di San Francesco, dove si trova l’albero di ulivo donato da Giovanni Paolo II.

Dal Giubileo alla Cina

Oggi Kolndrekaj è considerato dai più importanti critici internazionali del cinema un importante regista nel settore del Sacro con alle spalle molte opere che riguardano le tre religioni monoteiste. Unico regista ad aver conosciuto gli ultimi quattro Papi e per volere di Giovanni Palo II ha realizzato per il Grande Giubileo del 2000 la serie “Viaggio nei luoghi del Sacro”. Il regista nel corso della sua carriera ha incontrato il Grande Patriarca della Russia Alessio II e con il benestare del mondo ortodosso ha realizzato il film documentario “Santa Caterina del Sinai”. In collaborazione con il Governo cinese ha realizzato, inoltre, in esclusiva mondiale il Docu-film “Matteo Ricci; un Gesuita nel regno del drago”, presentato nella Santa Sede il 28 giugno del 2009 alla presenza dell’Ambasciatore della Repubblica Popolare della Cina. Questa fu una data storica perché per la prima volta un rappresentante della Repubblica Popolare della Cina varcò i confini dello Stato Pontificio leggendo il telegramma inviato dal Governo cinese con scritto “la sua opera diventerà un ponte di amicizia tra l’Italia e la Cina”. Presentato in 99 Paesi nel Mondo, tra cui Unesco di Parigi, ONU, il lavoro del regista rappresentò l’Italia all’EXPO di SHANGAJ con la presenza del Capo dello Stato e nei più importanti Festival Nazionali quali la Mostra Arte Cinematografica Biennale di Venezia e la Festa del Cinema di Roma. Il suo ultimo lavoro, ormai entrato tra i Kolossal è il “Videocatechismo della Chiesa Cattolica” patrocinato dal Pontificio Consiglio per la Nuova Evangelizzazione in collaborazione con la Chiesa Universale.

Le origini della pianta d’ulivo

Il 27 ottobre 1986 Papa Giovanni Paolo II, convocò in Assisi i Rappresentanti delle varie Religioni mondiali per pregare e per attuare un cammino di pace nel mondo. Il frutto di tale incontro fu chiamato Spirito di Assisi che, nell’interpretazione del fondatore di Assisi Pax, Padre Gian Maria Polidoro, ha come significato fondamentale il fatto che la spiritualità è motore principale della storia nel mondo. Al termine di quello storico incontro il Papa fece dono ad ogni Rappresentante di una piccola pianta di ulivo in vaso, simbolo di pace che cresce. La pianticella donata al rappresentante religioso delle religioni tradizionali d’America non poteva essere portata negli USA per i motivi delle restrizioni doganali. Pertanto, fu affidata al Prof. Carlo Laudenzi, successivamente donata a Padre Gian Maria Polidoro che lo ha posto a dimora nel piccolo giardino presso la casa natale di San Francesco (Convento Chiesa Nuova). Da quel tempo Padre Gian Maria Polidoro, coglie un ramoscello (Palma) che, bagnato nell’oro, viene dato, come riconoscimento a chi lavora per la pace. Il prestigioso riconoscimento è riservato prevalentemente a Capi di Stato. Infatti, negli anni per volere del suo fondatore sono stati insigniti, il Presidente Regan, Gorbaciov, Gheddafi e Benedetto XVI.

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