In occasione del 75esimo anniversario dell’approvazione della ‘Dichiarazione universale dei diritti umani’ da parte dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite, ieri il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha sottolineato l’attualità e l’importanza di questo documento fondamentale che pone al centro l’inalienabile dignità di ogni individuo. “In questo giorno speciale, riaffermiamo il nostro impegno a mettere al primo posto la dignità intrinseca di ogni persona prima dell’esercizio del potere”, ha detto il Capo dello Stato, parlando di un principio basilare che ha plasmato un’architettura internazionale basata sul rispetto dei diritti e delle libertà fondamentali di ogni essere umano.
Gravi e sistematiche violazioni
Mattarella ha evidenziato l’adesione dell’Italia alla campagna di celebrazione promossa dall’Alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani. Ha espresso consapevolezza riguardo alle gravi e sistematiche violazioni di tali diritti e del diritto internazionale umanitario che affliggono il nostro mondo, ferendo la coscienza globale. “Riconoscere e tutelare i valori supremi della dignità umana, sanciti nella nostra Costituzione, è un’imperativo irrinunciabile per la Repubblica”, ha continuato il Presidente che ha poi sottolineato come i diritti umani, universali e interdipendenti, siano il fondamento indispensabile per libertà, giustizia, pace duratura e sviluppo sostenibile.
Affrontando le sfide contemporanee, il Mattarella ha affermato il dovere di ribadire con rinnovata determinazione i princìpi che, indipendentemente dagli ambiti politici, economici o culturali, costituiscono un obbligo morale e un presidio di civiltà per tutti.“In questo contesto, l’Italia si conferma impegnata nella difesa e nella promozione dei diritti umani, contribuendo a un mondo in cui la dignità di ogni individuo è rispettata e tutelata”.
Musica in Senato
Ieri intanto Mattarella, insieme al Primo Ministro Giorgia Meloni, ha presenziato al 26esimo ‘Concerto di Natale’ che si è tenuto nell’Aula del Senato. Un evento che è stato un omaggio ai capolavori dell’Opera lirica italiana – che proprio mercoledì scorso l’Unesco ha dichiarato ‘Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità’ – e al Senatore Alessandro Manzoni, a 150 anni dalla scomparsa. Come da tradizione, il tutto si è aperto con l’Inno d’Italia e con un breve saluto del Presidente del Senato Ignazio La Russa. L’Orchestra e il Coro della Fondazione Arena di Verona hanno eseguito musiche di Gioachino Rossini, Vincenzo Bellini, Gaetano Donizetti, Giuseppe Verdi e Giacomo Puccini. Direttore d’Orchestra, il Maestro Michele Spotti; Direttore del Coro, il Maestro Roberto Gabbiani. I soprano Giuliana Gianfaldoni e Anna Pirozzi, il tenore Vittorio Grigolo, il baritono Nicola Alaimo e il basso Alessandro Abis hanno eseguito le più celebri arie d’Opera della tradizione italiana: ‘Largo al Factotum’, ‘Casta Diva’, ‘Una furtiva lagrima’, ‘Va pensiero’, ‘E lucean le stelle’, ‘Vecchia zimarra’, ‘O mio babbino caro’, ‘Nessun dorma’ e il ‘Brindisi’ de La Traviata.
L’attore Sergio Castellitto ha letto brani dalle opere di Alessandro Manzoni.