Il Presidente del governo tibetano in esilio, Tenpa Tsering, ha accusato la Cina di negare i diritti umani più fondamentali al popolo tibetano e di portare avanti vigorosamente lo sterminio dell’identità tibetana. Tsering, in una dichiarazione in occasione della Giornata dei diritti umani, si è opposto anche al fatto che la Cina, il mese scorso, abbia pubblicato un “libro bianco” sul Tibet. Il documento politico afferma che il dominio cinese sul Tibet ha segnato “risultati eccezionali in termini di sviluppo, attraverso il percorso cinese verso la modernizzazione”. “Il Partito Comunista Cinese sta forgiando un forte senso della nazione cinese come un’unica comunità, promuovendo la lingua cinese e sviluppando i valori socialisti”, ha affermato Tsering. “Tale sofferenza e oppressione al popolo tibetano da parte delle autorità del Partito Comunista Cinese non hanno eguali e non hanno precedenti”. Tsering ha affermato che la Cina ha aumentato la repressione del popolo tibetano negli ultimi anni. Ha ricordato che la Cina ha arrestato e imprigionato migliaia di tibetani, tra cui leader religiosi e attivisti per i diritti umani. Ha anche affermato che la Cina ha chiuso scuole e monasteri tibetani e ha limitato la libertà di religione. “Il governo cinese sta cercando di distruggere l’identità tibetana e la cultura tibetana”, ha affermato Tsering. “Questa è una forma di genocidio culturale”. La Cina ha negato le accuse di Tsering. Ha affermato che il suo dominio sul Tibet è basato sul consenso del popolo tibetano e che ha portato a miglioramenti significativi nella vita dei tibetani.