Una riunione di coordinamento che ha riunito i membri della delegazione tunisina, la quale ha partecipato alla 28ª Conferenza delle Parti delle Nazioni Unite sul clima (COP 28) a Dubai, ha permesso di esaminare l’impatto dei risultati dei negoziati del vertice sul clima sulla situazione nazionale economica, in particolare le esportazioni tunisine e i preparativi atti a far fronte alle difficoltà, in particolare l’accesso ai mercati. I membri della delegazione tunisina hanno discusso del processo di negoziazione della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, con l’obiettivo di finanziare il clima e la transizione giusta, in termini di meccanismo di adeguamento delle frontiere del carbonio (CBAM), e di misure unilaterali nel campo del commercio. All’incontro hanno partecipato il presidente dell’Unione tunisina dell’artigianato e del commercio (UTICA), Samir Majoul, il coordinatore nazionale dell’unità Cambiamento climatico, Mohamed Zmerli, e i direttori generali dei ministeri dell’Agricoltura, delle Finanze e degli Affari locali, dell’Istruzione Superiore e dell’Associazione delle Competenze Tunisine negli Emirati Arabi Uniti, come riporta l’UTICA in un comunicato stampa diffuso giovedì a Tunisi.
Paese vulnerabile
La Tunisia, uno dei paesi più vulnerabili agli effetti del cambiamento climatico, partecipa alla ventottesima sessione della COP28, lanciata giovedì al Dubai Exhibition Centre negli Emirati Arabi Uniti. La Tunisia, firmataria dell’Accordo di Parigi e di diversi accordi e protocolli volti a mitigare gli effetti del cambiamento climatico, registra la sua partecipazione con una delegazione che riunisce rappresentanti di diversi ministeri e componenti della società civile. Le startup parteciperanno a un evento organizzato il 2 dicembre 2023, a margine di questa sessione, e presenteranno le loro soluzioni tecnologiche e innovative ai problemi legati al cambiamento climatico. La conferenza “COP28” è stata lanciata quando le Nazioni Unite hanno avvertito di un “catastrofico aumento della temperatura di 2,9 gradi in questo secolo” a causa della mancanza di sufficienti impegni climatici. Questa conferenza rappresenta un’opportunità per i partecipanti di discutere i meccanismi che saranno messi in atto per raggiungere tre obiettivi principali, formulati dalla presidenza della Cop28. Ciò implica triplicare la capacità di produzione mondiale di energia rinnovabile, l’equivalente di 11mila gigawatt, entro il 2030, raddoppiare la produzione di idrogeno a 180 milioni di tonnellate, nonché migliorare l’efficienza energetica entro il 2030.