lunedì, 16 Dicembre, 2024
Esteri

Europa-Cina. Von der Leyen: accessi equi ai mercati

Xi Jinping: rispondere insieme alle sfide globali. Michel: banco di prova i rapporti tra Pechino e Mosca

Se l’Italia dice addio alla “Via della seta”, – che non ha dato risultati sperati – l’Unione europea rafforza i legami con la Cina, ma a precise condizioni. Un accordo vero e proprio non ancora c’è, ma la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, è stata diretta e chiara con il presidente cinese Xi Jinping, annunciando le ragioni e le richieste dell’Unione europea. “La Cina è il più importante partner commerciale dell’Ue, ma ci sono chiari squilibri e differenze che dobbiamo affrontare”.

Riequilibrare gli assetti

Ad accompagnare a Pechino la Commissaria, Von der Leyen, c’era il presidente del Consiglio Ue Charles Michel, la loro missione, è quella di rafforzare i rapporti bilaterali. Con una attenzione particolare a ridare al mondo un assetto globale con alcune garanzie, come l’ampliamento delle società democratiche, la composizione dei conflitti, gli scambi commerciali fino alla sfida del cambiamento climatico. Emergenze ed urgenze che devono essere da un lato arginate e fermate e, nel caso dei rapporti commerciali, da promuove e intensificare, ma con alcuni paletti. La risposta del leader Cinese è stata di apertura al dialogo. Xi Jinping, ha così proposto, all’Europa di “rispondere insieme alle sfide globali e a lavorare insieme per promuovere la stabilità e la prosperità nel mondo”.

Le richieste dell’Unione

La Cina ha evidenziato Ursula von der Leyen, durante il vertice con il presidente cinese, deve garantire “un accesso più equo e aperto” ai suoi mercati, precisando in conferenza stampa che non c’è volontà: “di disaccoppiare le economie”, ma l’attuale deficit commerciale “è estremamente insostenibile”.
Von der Leyen ha chiesto chiaramente: “un commercio equilibrato. Abbiamo una lista di elementi su cui lavorare per risolvere il problema degli squilibri”. E tra questi la “capacità produttiva in eccesso” della Cina e alle relative conseguenze sui mercati globali.

La Cina alla Ue: eliminare le interferenze

L’appello dei leader europei non è caduto nel vuoto. Per Xi Jinping, il rapporto tra Europa e Cina deve deve rafforzarsi.
Per il presidente cinese c’è la necessità di una ampia cooperazione per “rafforzare costantemente la fiducia politica reciproca, costruire un consenso strategico, consolidare dei legami basati su interessi, eliminare ogni tipo di interferenze, rafforzare il dialogo e la cooperazione e giovare alle popolazione delle due parti. Dobbiamo rispondere insieme alle sfide mondiali”.

Trasformazioni mai viste

Il presidente cinese, osservando che “nel mondo si stanno verificando trasformazioni di una portata mai vista in un secolo”, ha rimarcato che Cina ed Europa, “due grandi forze che promuovono la multipolarità, due grandi mercati a sostegno della globalizzazione e due grandi civiltà che sostengono la diversità”, hanno una relazione che “è essenziale per la pace, la stabilità e la prosperità globale. Spetta ad entrambe le parti fornire maggiore stabilità al mondo, più impulso allo sviluppo, nonché ispirazione e sostegno alla governance globale”.
Il 2023 ha osservato il leader cinese, ha segnato il ventesimo anniversario del partenariato strategico globale Cina-Ue, Xi ha parlato di “nuovo punto di partenza delle relazioni”, che devono “orientarci nella tendenza del mondo, agire con saggezza e senso di responsabilità e sostenere la descrizione appropriata della nostra relazione come partenariato strategico globale”. Cina e Ue dovrebbero essere partner “per una cooperazione reciprocamente vantaggiosa”, rafforzare “continuamente la fiducia politica bilaterale, costruire il consenso strategico e cementare i legami di interessi condivisi”

Banco di prova il rapporto tra Cina e Russia

Per l’Unione c’è un primo e inevitabile banco di prova nel rafforzare i rapporti con Pechino, ed è il ruolo che la Cina assumerà con la Russia. Prova che definirà i legami con Ue.
“Siamo stati molto chiari fin dall’inizio: come si posizionerà la Cina nei confronti dell’aggressione della Russia all’Ucraina sarà importante per definire le relazioni tra Bruxelles e Pechino. È evidente”, ha osservato il presidente del Consiglio Ue Charles Michel, “che si tratta di un’azione in violazione della Carta dell’Onu e delle regole internazionali”.

Meloni: via della seta? Non avuti i risultati attesi

A Milano, invece, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, in un punto stampa alla Fiera di Rho ha replicato alle critiche del leader M5S Giuseppe Conte sul mancato rinnovo dell’accordo sulla Via della Seta. “Conte l’aveva sottoscritta. Dopodiché Conte ci deve spiegare”, hai sottolineato il presidente del Consiglio, “la ragione per la quale noi siamo l’unica nazione che ha aderito alla Via della Seta ma non siamo la nazione che ha gli interscambi maggiori con la Cina neanche tra le economie europee. Io penso”, ha concluso Giorgia Meloni, “che si debbano mantenere e migliorare i rapporti di cooperazione commerciale ed economica con la Cina ma che lo strumento della Via della Seta non abbia dato i risultati che erano attesi”.

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