Siamo tutti in zona protetta. Ci siamo fermati per evitare che la diffusione del coronavirus mettesse a rischio il nostro sistema sanitario. Ma il problema più grave sarà la crisi di liquidità che colpirà entro aprile professionisti, microimprese e lavoratori nei diversi settori. Anche se tutto si ferma, si dovranno pagare mutui, bollette, stipendi, altre spese a fronte di quasi nessun ricavo. Come andare nel deserto senza acqua: altro che nessuno perderà il lavoro!
Ci vuole un piano contro i fallimenti a raffica senza, però, bloccare la cerniera di fiducia del sistema credito/debito. È giunta l’ora di una serie di misure di “terapia intensiva” in cui tutti devono collaborare, soprattutto a livello UE. Perché se si finanziasse tutto a deficit/debito, l’Italia pagherebbe un costo futuro insostenibile a livello di spread. I 25 miliardi annunciati dal Governo sono tanti se ragionati sul 3 aprile ma sono pochi se i danni dell’epidemia si dovessero prolungare. Ecco allora le nostre proposte.
MISURE DI TERAPIA INTENSIVA
- Sospensione per le banche dei requisiti di Basilea 3 al fine di garantire flussi di credito adeguati a PMI, professionisti e famiglie almeno fino al 31/12/2021
- Sospensione dell’obbligo (da Fiscal Compact) di garantire correzioni automatiche quando non si raggiungano gli obiettivi di bilancio. Annullamento clausole anni 2020 e 2021. Altrimenti la prossima legge di Bilancio deve già trovare le risorse per neutralizzare 20 miliardi di clausole IVA
- Un super QE (helicopter money) della BCE con soldi accreditati direttamente sui conti dei cittadini. Un accredito di 2000€ per ogni singolo codice fiscale con un conto corrente sotto i 40mila € nei Paesi UE più colpiti dal virus. Algoritmo di distribuzione basato su cifre ufficiali contagiati/deceduti. Conseguenze? Fiducia, consumi, effetti benefici sulle imprese e più inflazione. Senza deficit e senza debito. Stampare moneta direttamente per le persone senza passare dalle banche. Idea “disruptive” ma da valutare in una situazione eccezionale come questa.
MISURE TAMPONE
- Estensione della CIG in deroga fino ad 1 dipendente
- Sospensione ISA, mutui, tasse e contributi previdenziali per il 2020. Ripresa nel 2021 senza interessi
- Uso immediato di tutti i fondi UE 2014-2020 non impegnati per usi anche diversi da quelli originari
- Sospensione dello split payment per le fatture verso le aziende quotate e le società partecipate
- Detrazione fiscale sulle spese per viaggi in Italia per 2020
- Garanzia della CDP sui debiti bancari delle imprese più grandi (come già avvenuto nella crisi 2008).
MISURE STRATEGICHE
- Pace fiscale per cartelle, avvisi, accertamenti del periodo 1/1/2018-30/6/2020 da saldare in acconto (data da determinare su fine epidemia) entro il 2020 e definitivamente entro il 2021
- “Voluntary disclosure” sui contanti, tombale ma non anonima, con scadenza 30/9/2020. Imposta sostitutiva del 30% o 35%, con rilevanza penale grave in caso di false dichiarazioni
- Con le risorse ottenute, riforma IRPEF (in vigore dal 1/01/2021) che rimoduli gli scaloni esistenti a causa dei bonus erogati negli ultimi anni, e abbassi fortemente la pressione fiscale
- Con parte delle stesse risorse, riforma IRAP che elimini almeno parzialmente questa tassa recessiva che si paga anche sugli interessi passivi e se non si fanno utili
- Eliminazione per il 2020 e il 2021 del Patto di Stabilità per i piccoli comuni per effettuare lavori infrastrutturali diffusi sul territorio che alimentino imprese e consumi
- Modello Genova con Commissario Straordinario e accantonamento del Codice degli Appalti per tutte le grandi infrastrutture già finanziate per il periodo 2020-2022
- Emissioni di BTP a lunga scadenza con tassazione al 6,25% (meno 50%) e cedole importanti dedicati agli investitori istituzionali per un piano strategico di infrastrutture reali, digitali e sanitarie
- Grande piano di comunicazione internazionale che ripristini l’immagine globale del Made in Italy e combatta la concorrenza sleale generata dal danno reputazionale dovuto al coronavirus.