In un’incredibile e improvvisa escalation meteorologica, l’Italia è stata colpita da 29 tempeste di vento e trombe d’aria in un singolo giorno. La furia della natura si è scatenata da Nord a Sud, lasciando dietro di sé un quadro di distruzione con alberi divelti, rami spezzati, tetti scoperchiati e numerosi danni materiali. Il monitoraggio della Coldiretti, basato sui dati dell’European Sever Weather Database (Eswd), rivela un impatto diffuso su città e campagne. Le temperature sotto lo zero a lungo danneggiano le coltivazioni invernali, come spinaci, bietole, scarole, cavoli, verze, cicorie e broccoli. La brusca discesa termica improvvisa ha colpito duramente anche le produzioni in serra, aumentando i costi di riscaldamento. La Coldiretti sottolinea che le colture erano impreparate a fronteggiare il repentino abbassamento delle temperature. Le foglie più tenere sono state bruciate in modo irreversibile, provocando danni significativi. Questo evento meteorologico straordinario ha portato con sé anche mareggiate, frane e valanghe, accentuando ulteriormente l’impatto negativo.
Sbalzo termico
È importante notare che questa improvvisa discesa delle temperature è arrivata in un autunno mite, con una media di oltre 2 gradi superiore alla norma. La natura sembra essere stata messa in tilt da questo sbalzo termico, rendendo le piante coltivate particolarmente sensibili. Secondo la Coldiretti, i primi dieci mesi del 2023 hanno visto l’Italia classificarsi al secondo posto tra gli anni più caldi dal 1800, secondo i dati dell’Isac Cnr.