ROMA (ITALPRESS) – Sono stati presentati, all'Auditorium Parco della Musica, a Roma, i Bandi per l'accesso al credito delle PMI da parte della Regione Lazio che dà il via a una nuova strategia per il sostegno al credito alle imprese. Tramite il lancio di quattro iniziative mirate per dare risposta alle esigenze degli imprenditori dalla fase di avvio fino al rafforzamento e all'apertura al mercato dei capitali. A introdurre e raccontare nei dettagli i bandi è intervenuta Roberta Angelilli, Vicepresidente della Regione Lazio e Assessore a Sviluppo economico, Commercio, Artigianato, Industria, Internazionalizzazione. All'incontro hanno partecipato anche Giancarlo Righini, Assessore della Regione Lazio al Bilancio, Programmazione economica, Angelo Camilli Presidente di Unindustria, Massimo Di Carlo Vicedirettore Generale e Direttore Business di Cassa Depositi e Prestiti, Massimo Maccioni, Direttore Generale di Artigiancassa, Francesco Minotti Amministratore Delegato di Mediocredito Centrale e Lorenzo Tagliavanti, presidente Camera di Commercio di Roma. "Abbiamo fatto un grosso lavoro di squadra in tempi record. Abbiamo avuto un lungo lavoro con la Corte dei Conti, ora siamo pronti per agire con forza. Le imprese hanno idee, progetti, vogliono fare, però con un credito che non è sempre pronto e disponibile alle loro esigenze perché i tassi di interesse sono aumentati. Il Lazio fino al 2027 avrà a disposizione circa 20 miliardi di euro e 4 sono per le imprese e la formazione. Sono delle risorse sicuramente limitate, però è una sfida importante e bisogna utilizzarle bene. Di fondi europei ne utilizzeremo 135 milioni. È un primo segnale di concretezza per dare una risposta a tante imprese, per dare un'opportunità concreta", ha spiegato la Vicepresidente che ha raccontato questa strategia per le imprese e per il credito. Le 4 misure finanziate con il Programma Regionale FESR Lazio 2021-2027 saranno pubblicate a partire dal mese di dicembre 2023. Primo: il Fondo Patrimonializzazione PMI rivolto a Piccole e Medie Imprese (PMI) costituite in forma di società di capitali per incentivare un intervento di patrimonializzazione da parte di soci nuovi o esistenti tramite 20 milioni: 10 milioni di euro + 10 milioni di aumento di capitale. Il termine della presentazione delle domande sarà dal 5 dicembre 2023 fino a esaurimento delle risorse disponibili. Secondo: il Fondo Futuro per le imprese nuove o in fase di avvio, che hanno difficoltà di accesso ai canali ordinari di credito per mancanza di storia finanziaria e garanzie con risorse pari a 10 milioni di euro nei termini da rispettare di presentazione delle domande dal 12 dicembre 2023 al 23 gennaio 2024. Terzo: il Fondo di Garanzia minibond Basket Bond Lazio che intende incentivare l'emissione obbligazionarie (minibond) da parte delle imprese del Lazio, per favorire lo sviluppo di forme di finanziamento alternativo e complementare al credito bancario. La dotazione iniziale del Fondo di Garanzia è pari a 15 milioni di euro e consente di sviluppare un Portafoglio per un importo fino a 60 milioni di euro. Il Portafoglio dovrà essere costituito entro il 3 settembre 2025. La presentazione della manifestazione di interesse sarà dal 14 dicembre 2023 fino al completamento del Portafoglio. È previsto il Contributo costi di emissione minibond, collegato all'invito Basket Bond Lazio per 2 milioni di euro per ridurre l'incidenza dei costi fissi connessi all'emissione di obbligazioni, rendendo quindi più conveniente l'emissione di Minibond anche per tagli più modesti, adatti ad imprese di minori dimensioni. Domande on line tramite la piattaforma GeCoWEB Plus sul sito di Lazio Innova, dal 23 gennaio 2024. Quarto: il Nuovo Fondo Piccolo Credito di 45 milioni di euro a sostegno delle imprese che hanno una storia finanziaria (almeno 2 bilanci chiusi e depositati), con buon merito di credito, che hanno fabbisogni finanziari contenuti e non generano sufficiente marginalità per il sistema bancario. La presentazione delle domande sarà articolata in due parti: la prima finestra entro gennaio 2024 e la seconda entro marzo 2024. "Cerchiamo di dare una prima risposta a tante esigenze differenti. Se una di queste misure riscuoterà meno appeal le risorse saranno automaticamente rimodulate sulle misure considerate più utili dal territorio. Circa un mese fa abbiamo avviato un tavolo di partenariato con le associazioni datoriali perché abbiamo bisogno di condividere le scelte e le misure finanziarie per gestire al meglio questi quasi 4 miliardi, partendo dal territorio, secondo il metodo della concertazione rispetto alle esigenze del territorio", ha sottolineato Angelilli, che ha aggiunto: "Non c'è forma di improvvisazione. C'è una Strategia articolata. Gli strumenti sono diversi perché diverse solo le esigenze dell'impresa. Non vogliamo imporre nulla, abbiamo risorse sufficienti e le vogliamo condividere. Non c'è una Regione che comunica dall'alto verso il basso. Vogliamo una condivisione circolare delle decisioni. A gennaio faremo un piano dei bisogni e delle misure perché non c'è una misura che può dare soluzioni a tutti i problemi. Bisogna avere un progetto per le imprese e l'industria che sia concertato dando risposta alle situazioni di crisi e un'opportunità a chi vuole guardare avanti". Angelilli alla fine ha detto la sua sul risultato di Expo 2030: "A volte da un insuccesso dobbiamo trarre degli insegnamenti. Sicuramente l'Europa non è stata dalla nostra parte, Riyad ha fatto una politica assolutamente aggressiva e non competitiva. Possiamo dire che Milano era troppo vicina. Potremmo dire tante cose. Però dobbiamo anche dirci che dobbiamo essere più competitivi perché il mondo viaggia su dei canali a dei ritmi che impongono di innalzare il livello di competitività. Questa città, questa regione e l'Italia devono marciare su livelli di competitività più aggressivi, performanti e tempestivi. Dobbiamo mettere a fattore comune le migliori risorse, le eccellenze che abbiamo, pur avendo tanti problemi e tante difficoltà. Questa deve essere la sfida dei prossimi anni. Non ne usciamo sconfitti ma sfidanti". "La Regione sconta un problema serio con il suo indebitamento mostruoso cumulato negli anni e con questo dobbiamo fare i conti perché sottrae risorse libere regionali. Non conosciamo soluzione migliore degli investimenti per garantire crescita e questo limite incide sulle politiche di bilancio. Abbiamo fatto un ottimo lavoro. Trovare le risorse non è stato facile. La spinta che abbiamo impresso è stata di rendere tutti consapevoli che le risorse sono le uniche per garantire investimenti e devono essere spese prioritariamente. Oltre al miliardo e 2 di Fondo per lo Sviluppo e la Coesione, ci sono le risorse governative che sostengono questi investimenti", ha spiegato Righini, che ha concluso: "Il 2024 sarà un passo di avvicinamento agli obiettivi di governo". – foto xl5 Italpress – (ITALPRESS). xl5/vbo/red 30-Nov-23 13:32