In Italia abbiamo un parco auto troppo invecchiato. Lo sostengono l’Aci e la Fondazione Caracciolo che hanno presentato un rapporto durante l’incontro “L’auto di domani: sicura, sostenibile e accessibile”, al quale ha partecipato anche il ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini. L’indagine rivela che quasi 4 automobili su 10, tra quelle che circolano sulle strade italiane, hanno più di 15 anni di età e non hanno sistemi avanzati di assistenza alla guida e tecnologie di sicurezza moderne. Il 59% delle auto ha almeno 10 anni e un terzo di esse è di classe Euro 3 o di classi precedenti. “Un valore” – sostiene l’Aci-Caracciolo – “che desta preoccupazioni notevoli in termini di sicurezza stradale e inquinamento.”
Auto elettrica
Un segnale migliore viene dall’Europa, e dall’auto elettrica, infatti dai dati dell’ACEA (Associazione Europea dei Costruttori di Automobili) nel mese di giugno del 2023 le auto elettriche, con una quota di vendite passata dal 10,7% del giugno 2022 al 15,1%, “hanno superato per la prima volta le vendite di auto diesel, raggiungendo valori importanti per una tecnologia assolutamente emergente e promettente.” Un mercato trascinato soprattutto dall’incremento registrato nei Paesi Bassi, in Germania e in Francia. In Italia, la quota di vendite di BEV (Battery Electric Vehicle)
si attesta ancora al 4,4% “mantenendo una presenza ancora embrionale” in termini di presenza all’interno del parco in circolazione (0,4%).
Larussa: auto di domani
Perfino il Presidente del Senato, Ignazio Larussa, in un messaggio ai convegnisti ha rimarcato che “l’auto di domani rappresenta un obiettivo che va ben oltre il semplice mezzo di trasporto e abbraccia una visione più ampia e complessa dove occorre coniugare al meglio innovazione tecnologica, sostenibilità ambientale ed evoluzione delle infrastrutture.” L’Aci ha proposto l’auto elettrica (o a limitato impatto ambientale) in offerta in leasing con canone calmierato per famiglie a basso reddito. Aci si candida a gestire il parco dei veicoli coinvolti nell’iniziativa e ha appena avviato colloqui con tre ministeri di competenza (Infrastrutture, Imprese, Ambiente). “A breve ci sarà un altro confronto”, ha dichiarato il presidente dell’Aci, Angelo Sticchi Damiani. “L’importante sarebbe far scattare il test nel 2024, anche con un numero minimo di vetture. Poi lo strumento andrà affinato. In quanto alle risorse, per iniziare si potrebbe attingere dal fondo incentivi per le elettriche non impiegato.”
Salvini: no anarchia dell’autovelox
Il ministro Salvini è intervenuto a tutto campo: dall’autovelox alle velocità in città, alla sicurezza stradale e alle patenti. Per l’autovelox, ha detto Salvini “prevediamo una omologazione nazionale, per evitare l’anarchia.” Non vanno usati “per fare cassa”. “Le aree a 30 km orari in alcune porzioni di città sono assolutamente utili, ma pensare di fare intere città a trenta all’ora è quanto di più ideologico e anti sviluppo ci possa essere.” Stiamo cercando di mettere ordine e semplificare, ha promesso il ministro, ma la questione primaria resta la sicurezza. “E’ stato il primo problema con oltre 3.200 morti l’anno sulle strade. Il telefonino è la prima causa di distrazione alla guida. Conto entro nuovo anno sarà legge il nuovo Codice della strada. Dobbiamo rivedere l’esame della patente sia nella pratica che nella teoria.”
Azzerare vittime
Insomma c’è ancora molto da fare, le idee ci sono, e soprattutto c’è l’obiettivo di arrivare a ridurre o azzerare gli incidenti mortali. Nel 2022, si legge nel Rapporto Caracciolo, in Europa circa 20.600 persone hanno perso la vita in un incidente stradale, con una diminuzione del 10% rispetto all’anno pre-pandemico (2019), ma un aumento del 3% rispetto all’anno precedente. L’obiettivo ambizioso dell’Europa, introdotto sia nel piano d’azione strategico della Commissione sulla sicurezza stradale che nel quadro politico dell’UE in materia di sicurezza stradale 2021-2030, è di raggiungere l’azzeramento delle vittime della strada entro il 2050 (“Vision Zero”).
Grandi trasformazioni
“Il mondo dell’automobile”, secondo il rapporto Aci-Caracciolo, “sta attraversando una fase di innovazioni profonde volte a migliorare le performance di sicurezza, di sostenibilità ambientale ma anche di comfort e di accessibilità dell’auto. Innovazioni che avranno importanti riflessi culturali, sociali ed economici.” Una trasformazione destinata a compiere importanti passi avanti in direzione di un obiettivo a doppio Zero: Zero emissioni dai trasporti e Zero vittime sulla strada. La sfida per una mobilità più sicura, più efficiente, più verde richiede un cambio di passo e accelerare il rinnovo del parco circolante verso nuovi veicoli che abbattono emissioni e incidenti. Le nuove tecnologie, negli ultimi 10 anni, avrebbero potuto evitare il 28% degli scontri frontali, il 21% di quelli laterali e l’11% degli incidenti con pedoni. Per il rapporto presentato alla Conferenza del traffico e della circolazione, l’auto elettrica è “per troppi ancora un lusso” e nei prossimi 10 anni solo il 14% pensa di comprarla.