lunedì, 16 Dicembre, 2024
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Indagine Coldiretti/Censis: un italiano su 3 mette in tavola la “cucina povera”

“Nuovi menù a tavola per il 35% delle famiglie italiane che affronta la spesa quotidiana, adottando strategie più virtuose: dal pasto portato da casa a lavoro, al taglio degli sprechi, fino alla preferenza accordata ai prodotti italiani”. Queste sono le tendenze che mette in luce l’indagine Coldiretti/Censis su “La guerra in tavola” diffusa in occasione del Forum Internazionale dell’Agricoltura e dell’Alimentazione, un appuntamento annuale per l’agroalimentare, organizzato dalla Coldiretti con la collaborazione dello studio The European House – Ambrosetti a Roma.

Sconti e lotta allo spreco

Il sondaggio pone in evidenza le attuali abitudini delle famiglie che prestano una maggior attenzione ai prodotti da mettere nel carrello della spesa. Secondo l’indagine Coldiretti/Censis, tra le principali strategie salva carrello c’è il ricorso da parte di un italiano su tre a preferire i prodotti su cui vengono applicate le offerte e a orientarsi verso l’acquisto di una spesa quotidiana che consenta di utilizzare gli avanzi in tavola. Il sondaggio mostra infatti, che il 76,9% degli italiani prepara regolarmente una lista della spesa con relativa programmazione di cosa comprare che aiuta a tenere sotto controllo gli acquisti d’impulso e a gestire con più oculatezza i budget familiari. Una pratica che, secondo i risultati del sondaggio, accomuna tanto i redditi alti (72,2%) quanto quelli bassi (74%). “Anni di guerre e pandemia hanno causato incertezza e disagio ma hanno anche avuto l’effetto positivo di spingere gli italiani ad adottare comportamenti più virtuosi – evidenziano Coldiretti/Censis – e chi si trova in situazioni di difficoltà preferisce fare una spesa il più possibile tricolore, con quasi 9 italiani su 10 (87,3%) che acquistano prodotti che garantiscono l’italianità”.

Ricette della tradizione

Con gli acquisti più responsabili cresce anche il fenomeno dei ‘farmer’s market’, dove i produttori agricoli vendono direttamente ai consumatori finali. In occasione del Forum per l’agroalimentare, i cuochi contadini della Coldiretti hanno preparato una serie di ‘ricette povere della tradizione’, dalla pappa al pomodoro ai canederli, dalla minestra di pane all’acquacotta fino alla torta di pane; ma anche i piatti del giorno dopo, come ad esempio la frittata di pasta, che consentono di riciclare il cibo altrimenti destinato alla pattumiera.

Rinnovato interesse

«È un modo di cucinare che fa parte di una tradizione orale trasmessa di generazione in generazione all’interno delle famiglie – spiegano Coldiretti/Censis – che ha beneficiato di una vera e propria rivitalizzazione, grazie al rinnovato interesse per la cucina degli ultimi anni, divenendo dei veri e propri scudi contro l’inflazione per evitare ogni tipo di declassamento nella qualità del cibo messo in tavola”. Per Coldiretti, molti sono i piatti che non devono passare attraverso preparazioni particolarmente elaborate che, “un tempo venivano realizzati con il ricorso a scarti e avanzi, come ad esempio pesci troppo piccoli per essere commercializzati nei mercati o con ingredienti facilmente recuperabili, spesso addirittura gratuitamente, castagne o funghi”. Infatti, nell’indagine si legge: “Oltre il 70% degli italiani per gli acquisti e la propria dieta preferisce prodotti utilizzabili in ricette semplici”.

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