lunedì, 8 Luglio, 2024
Turismo

Assoutenti: settimana bianca sempre più cara. Su tariffe skipass e soggiorni

Truzzi: danno per il turismo della montagna e per milioni di cittadini 

Non sembra, con tutte queste notizie di catastrofi imminenti, ma ci milioni di italiani che si stanno organizzando la “settimana bianca”. Solo che è “sempre più un salasso”, sostiene Assoutenti; tutti i prezzi sono aumentati intorno al 20% rispetto al 2021. Il report dell’associazione dei consumatori sui servizi sciistici e le spese che attendono le famiglie in vista delle vacanza di Natale in montagna dice che quest’anno si stima un giro d’affari intorno ai 10 miliardi di euro. Più o meno quanto il taglio del cuneo fiscale della manovra del Governo.

Skipass in salita

I prezzi di skipass, alloggi, ristoranti e servizi vari continuano a salire, e anche per la stagione 2023/2024 si registrano sensibili rincari – spiega Assoutenti – Le tariffe degli skipass, dopo gli aumenti dello scorso anno legati al caro-energia: per il Dolomiti Superski il biglietto giornaliero sale del 8,1% rispetto allo scorso anno, più 7,8% a La Thuile, più 6,5% a Courmayeur, aumenti del 7,7% a Bormio e 7,6% a Livigno. In crescita anche gli abbonamenti stagionali: dal 3,9% del comprensorio Dolomiti Superski al 6,5% per gli impianti della Valle d’Aosta.

Cortina, prezzi olimpionici

Ma se si confrontano le tariffe odierne con quelle in vigore nel 2021, rivela Assoutenti, si scopre che per il biglietto giornaliero gli aumenti dello skipass raggiungono addirittura il 22,1% a Livigno (da 52 euro a 63,50 euro), 21,7% a Bormio (da 46 a 56 euro), 19,4% sulle Dolomiti (da 67 a 80 euro), 16% a Courmayeur (da 56 a 65 euro). L’associazione ha poi preso in esame i costi delle strutture ricettive per un soggiorno di una settimana nelle più rinomate località sciistiche italiane. Qui gli aumenti rispetto allo scorso anno sono nell’ordine del 10%, con i listini di alberghi e chalet che riservano molte sorprese: ad esempio per una camera doppia dal 30 dicembre 2023 al 6 gennaio 2024 (7 notti), prenotando oggi attraverso i siti specializzati, si spendono da 1.711 a 15.750 euro a Courmayeur, da 1.726 a 11.899 euro a Livigno, ma si può arrivare a 41.497 euro a settimana a Cortina d’Ampezzo e addirittura al record di 58.475 euro per un soggiorno di sette notti presso uno chalet di lusso a Ortisei.

In tanti rinunceranno?

Considerando le spese per skipass, alloggi, ristoranti e servizi in loco, esclusi i trasporti, per la settimana bianca la spesa nella stagione invernale 2023/2024 sarà compresa in media tra i 1.500 e i 1.750 euro pro capite, con un incremento medio dell’8% sul 2022. “Lo scorso anno gli operatori sciistici hanno fatto leva sul caro-energia per giustificare i forti rincari di tutti i servizi legati alla montagna, un alibi che quest’anno, con le bollette in forte discesa e l’inflazione ridimensionata, decisamente non regge”, commenta attaccando il presidente Furio Truzzi. Secondo Assoutenti “le tariffe sarebbero dovute scendere” in tutti i comparti legati alla montagna, ma anzi il trend al rialzo è proseguito. Secondo Truzzi questo sarebbe “un danno per il turismo e per milioni di cittadini, con una fetta sempre più ampia di popolazione che, non potendosi permettere le tariffe folli di skipass e alberghi, sarà costretta a rinunciare alle vacanze sulla neve o ridurre sensibilmente i giorni di villeggiatura”. Molti, magari, torneranno a giocare solo a palle di neve.

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