venerdì, 15 Novembre, 2024
Europa

Turchia e Ue rafforzano la cooperazione su sicurezza e migrazione

Rafforzare la cooperazione su diverse questioni chiave come l’immigrazione irregolare, l’antiterrorismo e la liberazione dei visti per i cittadini turchi. Sono questi i temi affrontati a Bruxelles durante il secondo dialogo ad alto livello Turchia-UE su migrazione e sicurezza dal ministro dell’Interno turco Ali Yerlikaya e la commissaria europea per gli Affari interni Ylva Johansson. I due hanno scambiato opinioni sulle rispettive politiche e azioni relative alla prevenzione della migrazione irregolare e discusso approcci comuni su una serie di questioni, tra cui la sicurezza delle frontiere e la lotta al traffico di migranti, si legge in una dichiarazione congiunta al termine dell’incontro. Hanno anche esaminato come rafforzare la cooperazione tra le rispettive agenzie di migrazione e di polizia, come si legge nella dichiarazione congiunta.

Rilascio dei visti

Pur rinnovando il desiderio comune di giungere a una conclusione positiva nel rispetto dei parametri di riferimento del dialogo sulla liberalizzazione dei visti e di intensificare la cooperazione a tal fine, nel frattempo esploreranno modi per facilitare i viaggi per i cittadini turchi attraverso l’accelerazione del rilascio dei visti. Per quanto riguarda la sicurezza, hanno concordato di aumentare la cooperazione e gli sforzi reciproci nella lotta al terrorismo e alla criminalità organizzata. Hanno concordato di rafforzare la cooperazione nelle forze dell’ordine. Le parti hanno concordato di incontrarsi regolarmente a livello di funzionari tecnici e di alto livello per esaminare i progressi nella cooperazione sugli interessi condivisi nei settori della migrazione e della sicurezza. La Turchia è un Paese candidato all’adesione all’UE e un importante partner dell’UE per la migrazione e la sicurezza, si legge anche nella dichiarazione. I negoziati di adesione della Turchia sono congelati dal 2005 a causa di ciò che Ankara definisce ostacoli politici alla sua adesione. Ma il rapporto tra i due si è approfondito dopo che nel 2016 hanno raggiunto un accordo in base al quale l’UE ha donato miliardi di euro ad Ankara per impedire ai migranti di arrivare in Europa al culmine della crisi dei rifugiati del 2015.

I flussi migratori

Con i confini dell’UE che vedono un’altra impennata di arrivi di migranti quest’anno e le nazioni occidentali che temono un nuovo flusso di rifugiati palestinesi, il blocco sta cercando di rilanciare ed espandere l’accordo. I funzionari hanno affermato che la Turchia ha bisogno di essere sostenuta per il numero di migranti che ha accolto, ma anche la posizione antisraeliana di Ankara ha recentemente messo a dura prova le relazioni. La Turchia ospita oltre 3,8 milioni di migranti, la maggior parte dei quali 3,4 milioni – sono siriani a cui è stato concesso lo status di protezione temporanea. L’immigrazione irregolare è un grattacapo per la Turchia, che si trova al confine più orientale del blocco occidentale. Ogni anno migliaia di persone arrivano nel paese, sia per restare illegalmente sia per entrare segretamente in Europa.

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