domenica, 15 Dicembre, 2024
Società

“Il dialogo sola via di pace per Ucraina e Medio Oriente”

L'Angelus da Casa Santa Marta del Papa influenzato

Ieri il Papa, colpito da una sindrome influenzale, ha recitato l’Angelus direttamente dalla cappella di Casa Santa Marta. Una riflessione profonda sulla carità e il giudizio finale ha caratterizzato il messaggio di Francesco, letto da Mons. Paolo Braida (capo ufficio della Segreteria di Stato) a causa di un problema di infiammazione ai polmoni che ha impedito al Santo Padre di affacciarsi dalla finestra del Palazzo Pontificio (circa 12mila le persone presenti in Vaticano che hanno ascoltato le sue parole tramite i video installati in piazza.

L’Holodomor

In una giornata ricca di significato e riflessione, il Vescovo di Roma ha rivolto un caloroso saluto ai fedeli di tutto il mondo in occasione della 38ª Giornata Mondiale della Gioventù. Con il tema ‘Lieti nella speranza’, la celebrazione ha visto la partecipazione di migliaia di giovani delle Chiese diocesane, seguendo il solco tracciato dalla GMG di Lisbona. Ha espresso il suo affetto e incoraggiamento ai giovani, considerati il presente e il futuro del mondo, invitandoli a essere protagonisti gioiosi della vita ecclesiale.
Tuttavia, la giornata non è stata solo all’insegna della speranza e della gioia. Il Papa ha dedicato un momento di preghiera e riflessione alla martoriata Ucraina, commemorando l’Holodomor, il genocidio perpetrato dal regime sovietico 90 anni fa, che causò la morte per fame di milioni di persone. Ha sottolineato il dolore continuo derivante dalle atrocità della guerra che affligge il popolo ucraino, invitando tutti i credenti a pregare incessantemente per i popoli dilaniati dai conflitti. La preghiera, ha affermato il Papa, è la forza di pace che può rompere la spirale dell’odio e aprire vie inaspettate di riconciliazione. Nel suo discorso, Francesco ha anche condiviso una nota positiva riguardante la tregua tra Israele e Palestina, lodando la liberazione di alcuni ostaggi e auspicando che presto tutti gli ostaggi possano tornare alle loro famiglie. Ha sottolineato l’importanza del dialogo come unico percorso verso la pace, esortando tutti coloro che desiderano la pace a essere disposti al dialogo.

Cambiamento climatico

Oltre ai conflitti, il Papa ha richiamato l’attenzione su un altro grave pericolo che minaccia il mondo: il cambiamento climatico. Ha evidenziato la necessità di affrontare questa minaccia per salvaguardare la vita sulla Terra, soprattutto per le generazioni future. In tal senso, il Pontefice ha annunciato il suo prossimo viaggio negli Emirati Arabi Uniti per intervenire alla COP28 di Dubai, invitando tutti a unirsi in preghiera e a impegnarsi per la salvaguardia del nostro pianeta.

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