Derek Chauvin, l’ex agente di polizia di Minneapolis condannato per l’omicidio di George Floyd, non è in pericolo di vita dopo essere stato accoltellato nella prigione in cui è detenuto. Lo ha dichiarato l’ufficio del procuratore generale del Minnesota. Chauvin era stato ricoverato in ospedale venerdì, a seguito di un’aggressione al Federal Correctional Institution di media sicurezza a Tucson. Una fonte delle forze dell’ordine a conoscenza dell’incidente ha detto che Chauvin era rimasto gravemente ferito nell’aggressione. Il Federal Bureau of Prisons ha affermato che l’incidente è avvenuto intorno alle 12.30 e che i dipendenti intervenuti hanno avviato le previste misure salvavita per un individuo incarcerato. In una dichiarazione, nella giornata di venerdì, il procuratore generale del Minnesota Keith Ellison ha detto di essere “rattristato” dall’incidente. “Sono triste nel sentire che Derek Chauvin è stato il bersaglio della violenza – ha dichiarato -. È stato debitamente condannato per i suoi crimini e, come ogni individuo incarcerato, dovrebbe essere in grado di scontare la sua pena senza timore di ritorsioni o violenza”. Alla domanda sull’accoltellamento e sulle condizioni di Chauvin, il suo avvocato, Eric Nelson, ha affermato che non avrebbe rilasciato alcun commento. Chauvin, che si era inginocchiato sul collo di Floyd per 9 minuti e mezzo mentre l’uomo affermava di non riuscire a respirare, sta scontando contemporaneamente una condanna federale a 21 anni per aver violato i diritti civili di Floyd e una condanna statale a 22 anni e mezzo per omicidio di secondo grado. Anche gli ex agenti di polizia di Minneapolis, Tou Thao, J. Alexander Kueng e Thomas Lane, sono stati condannati sia nei tribunali statali che federali per il loro ruolo nella morte di Floyd, avvenuta il 25 maggio 2020.