Non è solo il colore blu che accomuna il cielo e il mare. Al Forum Space & Blu intitolato “Economia dello Spazio e del Mare: interconnessioni Made in Italy”, si è svolto il primo appuntamento per rafforzare l’interconnessione tra le più importanti realtà che rappresentano, a livello istituzionale, associativo e privato l’economia dello Spazio e l’economia del Mare nazionali “per dareimpulso al dialogo e ad azioni congiunte di questi due asset strategici” dell’economia italiana e acquisire maggiori quote sul mercato euro-mediterraneo e internazionale.
Acampora: ambiti interconnessi
“L’Economia del Mare in Italia sta assumendo sempre di più la giusta riconoscibilità, grazie anche al lavoro del Governo che ha dato alla nostra Nazione un prezioso strumento: il suo primo Piano del Mare.” Lo ha detto il presidente di Assonautica Italiana, Giovanni Acampora, aprendo i lavori dell’incontro al quale hanno partecipato anche i ministri Musumeci e Urso. C’è un elemento di connessione tra i due ambiti, è stato detto da più interventi, ed è la sostenibilità. Dallo spazio arriva ladisponibilità di preziosi dati ricavati dai satelliti. Uno studio del World Economic Forum ha evidenziato che “più del 50% delle variabili climatiche essenziali sono osservabili solo dallo spazio”. Poi c’è il tema della connettività “che oggi si sviluppa sotto il mare ma anche attraverso lo Spazio.” L’esplorazione di frontiera e le questioni del controllo e dalla sicurezza degli Stati.
Musumeci: strategia di difesa
“Ai primi di dicembre – ha annunciato il ministroMusumeci – riunirò il Comitato interministeriale per le politiche del mare per definire una bozza di piano strategico. Il nostro Paese può diventare leader. Sono convinto che tanto lo spazio quanto il mare debbano promuovere interconnessioni perché l’uno è utile all’altro e viceversa.” “Serve anche sul piano della sicurezza militare – ha aggiunto il ministro – perché dobbiamo, in questo momento di grandi tensioni geopolitiche, guardare al mare e allo spazio non soltanto come opportunità, come risorsa di crescita ma anche per definire una serie strategia di difesa.”
Urso: space e blu economy
Mentre il ministro Urso ha sottolineato che nella manovra economica è stato “previsto di realizzare due collegati su space economy e sulla blue economy, l’economia del mare, che realizzeremo in maniera organica nei prossimi mesi per consentire alle nostre imprese attraverso la scienza e la tecnologia italiana di partecipare da protagonista e noi con loro alla conquista e alla colonizzazione dello spazio e degli oceani da cui oggi si possono ricavare le materie che servono anche al resto delle attività produttive.” Urso ha annunciato che il Governo farà “una normativa su spazio, mare e tecnologia di frontiera tra cui intelligenza artificiale che prenderà forma come collegato alla manovra economica.”
Mattioli: settori integrati da sempre
Mario Mattioli, presidente della Federazione del Mare, ha ricordato che “esiste un legame profondo tra i marinai e le stelle” che hanno sempre guidato i navigatori a trovare la rotta in mare, quando non esistevano GPS e altri strumenti tecnologici: “non è un caso che per le esplorazioni spaziali si parli di “astronavi””. Mattioli ha poi sottolineato che l’Economia dello Spazio e l’Economia del Mare sono indubbiamente due settori strategici non solo per l’Italia ma per l’Europa e per il mondo intero: “Tecnologia spaziale e Blue economy rappresentano un’integrazione cruciale per un pianeta più verde e un mare più blu”.