Secondo quanto emerge dall’Osservatorio dell’Inps sugli stranieri nel 2022 sono 4.159.880 gli stranieri che vivono in Italia, di cui 3.630.154 lavoratori (87,3%), 304.510 pensionati (7,3%) e 225.216 percettori di prestazioni a sostegno del reddito (5,4%). L’istituto di previdenza sociale ha reso noto, inoltre, che rispetto all’anno 2021 si è registrato un incremento degli stranieri nel Paese pari al 5%, mentre rispetto al 2013 l’aumento degli stranieri ha subito un incremento di 700.000 mila unità. La Romania con 707.166 persone è il Paese che rappresenta la fetta maggiore degli stranieri in Italia, seguita dall’Albania con 406.595 persone. Marocco e Cina si collocano, invece al terzo e quarto posto con rispettivamente 323.158 e 217.121 persone, seguiti da Ucraina (205.710 persone) e Filippine (131.002 persone).
Maggiore incidenza al Nord
I cittadini stranieri in Italia sono in prevalenza di sesso maschile (56,2%). Il tasso più alto è detenuto dagli stranieri provenienti dal Pakistan (94,6%), seguiti da Bangladesh (93,6%), Egitto (91,7%), Senegal (83,7%), India (78,8%) e Marocco (71,7%). L’Inps invece rileva un tasso maggiore di femminilità per gli stranieri provenienti da Ucraina, Moldavia, Perù e Filippine, dove si registra un tasso di mascolinità rispettivamente pari al 19,8%, 33,2%, 40% e 42,3%. Riguardo alla distribuzione territoriale il 61,7% degli stranieri che vivono in Italia risiede o ha una sede di lavoro al Nord, il 23,5% al Centro e solo il 14,8% vive nel meridione o nelle Isole. Nel Nord e nel Centro Italia l’incidenza degli stranieri non comunitari è notevolmente più alta. I dati dell’Inps parlano chiaro: nel Nord Italia l’incidenza degli stranieri non comunitari è pari al 75,3%, mentre al Centro Italia questa incidenza cala lievemente, pari al 70,4%. Rispetto alla popolazione residente nel Nord, l’incidenza degli stranieri regolarmente presenti nella Penisola è addirittura tre volte superiore rispetto a quella del Sud Italia. In Italia settentrionale si contano 9,4 stranieri ogni 100 residenti, in Italia centrale 8,3 stranieri ogni 100 abitanti e in Italia meridionale 3,1 stranieri ogni 100 residenti.
Uomini maggiormente retribuiti
Nel 2022 i dipendenti privati stranieri sono pari a 3.140.197 unità, sottolinea l’Inps, con una retribuzione media annua di circa 15.261.87 euro. Analizzando i vari settori la retribuzione annua dei dipendenti del settore privato non agricolo (2.316.034) è pari a 17.490.98 euro con un divario consistente tra gli stipendi annui che percepiscono gli uomini (19.311.42 euro) e quello percepito dalle donne (14.187.15 euro). Nel settore privato agricolo, invece, lavorano 285.395 stranieri, in prevalenza di genere maschile (73,5%), con una retribuzione media annua pari a 9.061.97 euro. Anche in questo settore si nota un netto divario degli stipendi percepiti dagli uomini e dalle donne rispettivamente pari a 9.600.62 euro e 7.567.18 euro ogni anno. I domestici stranieri, infine, sono 538.768, in prevalenza di genere femminile, e percepiscono uno stipendio annuo di circa 8.963.65 euro. Ma secondo i dati dell’Inps nonostante il basso tasso del genere maschile nel settore (13,4%), quest’ultimi percepiscono una retribuzione maggiore pari 9.050.03 euro rispetto a quella delle donne che è pari a 8.950.23 euro.