0
food waste, mostly seeing on dinner party events considering as a social issue, Food waste on the table

Contro lo spreco 1 italiano su 3, torna la cucina povera

venerdì, 24 Novembre 2023
1 minuto di lettura

Il caro vita incide ancora sulle abitudini degli italiani: tornano i piatti tradizionali della cucina “povera” sul 73% delle tavole italiane per mangiare bene salvando le tasche, proponendo piatti non elaborati con ingredienti agevolmente reperibili e non particolarmente costosi. È quanto emerge dall’indagine Coldiretti/Censis su ‘La guerra in tavola’ diffusa in occasione dell’apertura del Forum Internazionale dell’Agricoltura e dell’Alimentazione, organizzato dalla Coldiretti con la collaborazione dello studio The European House – Ambrosetti a Villa Miani a Roma, dove è stata apparecchiata la prima tavola della cucina povera con piatti e ricette che hanno reso grande la cucina italiana e rappresentano l’architrave della sua candidatura a patrimonio dell’Unesco.

Tradizione rivalutata

Si combattono così i rincari in tavola, con ricette che non sono solo una ottima soluzione per non gettare nella spazzatura gli avanzi, ma aiutano anche a non far sparire tradizioni culinarie del passato secondo una usanza molto diffusa che ha dato origine a piatti diventati simbolo della cultura enogastronomica del territorio come, rileva la Coldiretti, “la ribollita toscana, i canederli trentini, la pinza veneta o al sud la frittata di pasta”. “È un modo di cucinare”, aggiungono da Coldiretti/Censis, “che fa parte di una tradizione orale trasmessa di generazione in generazione all’interno delle famiglie e che ha beneficiato di una vera e propria rivitalizzazione, grazie al rinnovato interesse per la cucina degli ultimi anni, divenendo dei veri e propri scudi contro l’inflazione per evitare ogni downgrading nella qualità del cibo messo in tavola”.

Taglio agli sprechi

L’indagine Coldiretti/Censis su ‘La guerra in tavola’ diffusa in occasione dell’apertura del Forum Internazionale dell’Agricoltura e dell’Alimentazione, rivela come a risentirne è il menu di oltre 1 italiano su 3, con il 35% dei cittadini che affronta la spesa quotidiana adottando strategie che vanno dalla gavetta in ufficio al taglio degli sprechi fino alla preferenza accordata ai prodotti italiani, riuscendo nella maggior parte dei casi a garantirsi la qualità di quanto mette nel piatto. Un’abitudine che accomuna tutte le classi di occupati dai dirigenti (porta il pranzo fai da te il 50,5%) agli impiegati e insegnanti (55%), dai dipendenti esecutivi (62%) fino al 63,9% dei lavoratori atipici.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Questo modulo raccoglie il tuo nome, la tua email e il tuo messaggio in modo da permetterci di tenere traccia dei commenti sul nostro sito. Per inviare il tuo commento, accetta il trattamento dei dati personali mettendo una spunta nel apposito checkbox sotto:

Potrebbero interessarti

Mare bello e pulito. All’Italia 17 Bandiere Blu in più

È nota in tutto il mondo la bellezza naturale dell’’Italia.…

Energia. Confcommercio: la ristorazione italiana paga il prezzo più alto d’Europa. Sangalli: serve patto con il Governo

La crisi del gas, l’instabilità dei prezzi, si abbatte sulla…