Dopo l’incontro dei leader dei cinque paesi membri della NATO dell’Europa sudorientale, il premier Edi Rama ha annunciato da Skopje di aver proposto un formato per un vertice NATO con i Balcani occidentali. In una conferenza stampa congiunta con il segretario generale della NATO, Jens Stoltenberg, il premier della Repubblica di Macedonia del Nord, Dimitar Kovacevski, con il presidente della Croazia, Zoran Milanovic, il premier del Montenegro, Milojko Spajic, Rama ha dichiarato che “il Segretario generale della NATO ha accolto con interesse la proposta di costruire un formato di vertice della NATO con i Balcani occidentali, in cui non solo i paesi membri della NATO in questa regione, ma anche i paesi partner della NATO”. “Lo stesso vale, di fatto, per gli altri paesi dei Balcani occidentali, che oggi non sono presenti qui, così come per gli altri Paesi membri che confinano con la regione e che hanno un interesse diretto alla stabilità e al progresso democratico della regione”, ha aggiunto.
Forze Nato in Kosovo
D’altro canto, Rama ha sottolineato dispiacere nel constatare “che nonostante i ripetuti appelli ad aumentare significativamente non solo l’attenzione, ma anche le truppe che dovrebbero garantire l’assoluta stabilità e l’inviolabilità del Kosovo, è successo un evento tragico, che deve essere considerato un monito e non un evento sporadico e che non deve assolutamente ripetersi”. Per questo motivo, ha detto Rama, “ho sottolineato anche oggi nell’incontro la necessità di aumentare il numero delle forze NATO in Kosovo e la necessità di garantire il confine tra Kosovo e Serbia, che attualmente è fuori controllo e che è al servizio di attività illegali di traffico di armi, traffico di droga, attività che poi vengono confuse, come tutti sappiamo, con l’attività politica a sfondo ultranazionalista, che provoca deviazioni gravi, come quella di Banjska dove ha perso la vita un agente della polizia della Repubblica del Kosovo, e dove è stato chiaramente evidenziato l’alto rischio di destabilizzazione e di escalation di un conflitto che, come ha affermato il Segretario Generale, dove essere affrontato al tavolo del dialogo, con la mediazione dell’Ue tra Kosovo e Serbia”.