Nel 2024 il turismo farà da volano al traffico aereo, mentre nel trasporto passeggeri continuerà a prevalere il traffico su gomma attestandosi all’81%. Per le merci, il peso del trasporto su strada si attesterà al 51,1% nel 2024, in crescita rispetto al 2019 (49,5%), essenzialmente per un ripiegamento del trasporto marittimo, la cui quota si prevede scendere al 45,3%, a fronte del 47,1% del 2019. È quanto emerge dall’Osservatorio sui Trasporti dell’Ufficio Studi Confcommercio, presentato all’ottavo Forum Conftrasporto-Confcommercio, organizzato a Roma, con la partecipazione dei ministri dell’Ambiente, Pichetto Fratin e del Mare, Musumeci.
Potenziare il Mezzogiorno
Quasi il 75% delle risorse sono destinate alle infrastrutture ferroviarie (il 6% alle infrastrutture portuali e l’1% al potenziamento degli aeroporti). Al Sud molte opere sono ancora in progettazione (56% contro il 36% del Centro-Nord), mentre i cantieri aperti sono pochi (13% contro il 34% del Centro-Nord). Il Piano stanzia 51,1 mld (33,6 Next Generation e 17,7 del Piano Nazionale Complementare). Circa 25 miliardi sono destinati al potenziamento della rete ferroviaria del Mezzogiorno, come l’alta velocità Sa-Rc con 9,5 miliardi. Discorso diverso per le merci, dove tutte le modalità registreranno nel 2024 traffici superiori al 2019, al netto del mare che risentendo, ancora, del rallentamento dei traffici mondiali che seguono il PIL e il commercio su base planetaria, si attesterà su valori di poco inferiori.
“Forte divario tra Nord e Sud”
Il Presidente di Conftrasporto Pasquale Russo dichiara: “I dati presentati evidenziano come sia urgente investire in infrastrutture, e mettono in luce il divario tra Sud, con un difetto strutturale di connessioni, e il Nord Italia, con un alto indice di saturazione, soprattutto in relazione ai valichi”. Conclude il presidente: “Auspico si torni a investire per colmare il gap infrastrutturale al Sud, anche ad esempio attraverso la realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina. Ben poco è previsto inoltre sul piano della digitalizzazione, fondamentale leva per la sburocratizzazione e la velocizzazione degli scambi”.