sabato, 16 Novembre, 2024
Attualità

Papa Francesco: preservare la sanità pubblica al servizio del popolo

Appello ai medici

Nel corso di un incontro con i referenti territoriali della Conferenza Episcopale Italiana per discutere della tutela dei minori e degli adulti vulnerabili all’interno della Chiesa, il Papa ha ribadito la sua ferma condanna nei confronti della pedofilia e ha sottolineato che “nessun silenzio può essere accettato” su questa materia, affermando che si tratta di qualcosa “che non è negoziabile”. Francesco ha definito i crimini di pedofilia all’interno della Chiesa come “terribili” e ha espresso la necessità di adottare misure concrete per prevenire atti di questo genere. “Per prevenire tali azioni di male, occorre una costante attività di formazione, anche al di fuori del nostro mondo ecclesiastico”, ha dichiarato il Pontefice, sottolineando quindi che la stessa formazione non dovrebbe limitarsi solo ai membri del clero, ma anche coinvolgere i laici e tutti coloro che lavorano con i minori e gli adulti vulnerabili. “Secondo le statistiche mondiali, il 42-46% degli abusi si fanno in famiglia o nel quartiere. Zitto, si copre tutto: gli zii, i nonni, i fratelli, tutto… Poi il mondo dello sport, poi nelle scuole e così via”. Il Vescovo di Roma ha espresso quindi la sua vicinanza alle vittime di abusi all’interno della Chiesa e ha rimarcato l’importanza di ascoltarle e sostenerle nel loro percorso di guarigione. Ha ribadito che la Chiesa stessa deve assumersi la responsabilità di affrontare questo grave problema e che non può tollerare alcuna forma di copertura o silenzio.

Contro la pedopornografia

Nell’ambito dell’incontro, il Papa ha colto poi l’occasione per lanciare un appello affrontando un tema estremamente delicato: la diffusione dei filmati pornografici che coinvolgono i bambini. Francesco ha evidenziato che questa realtà brutale è ormai a portata di mano di chiunque paghi, grazie alla facilità di accesso tramite i telefonini. Ha evidenziato l’importanza di prendersi cura anche di questa terribile forma di abuso, identificandola come una lotta che deve coinvolgere tutti. Ha quindi esortato i presenti a continuare a compiere ogni sforzo per garantire che gli individui che sono stati feriti da questa piaga degli abusi possano sentirsi liberi di rivolgersi con fiducia ai Centri di ascolto: “È fondamentale che coloro che sono stati colpiti possano trovare accoglienza e sostegno per guarire le loro ferite e rinnovare la fiducia tradita”. Su questo punto il Pontefice ha sottolineato che l’azione ecclesiale dei Centri di ascolto può contribuire a sensibilizzare l’intera società italiana su questa terribile piaga che coinvolge, purtroppo, un numero troppo elevato di minori e adulti.Il Santo Padre ha posto l’accento sulla necessità di combattere questa realtà, denunciando i responsabili e mettendo in atto misure concrete per prevenire e contrastare il fenomeno: “È importante che le istituzioni, le organizzazioni religiose e la società civile si uniscano per affrontare questa sfida e garantire la protezione dei minori e dei più vulnerabili”.

Appello alla sanità pubblica

Ieri il Papa ha anche ricevuto in udienza i rappresentanti della Federazione italiana medici pediatrici (Fimp) e dell’Associazione Otorinolaringologi ospedalieri italiani (Aooi). A loro si è rivolto dicendo che “la sanità pubblica italiana è fondata sui principi di universalità, equità, e solidarietà, che però oggi rischiano di non essere applicati. Per favore, conservate questo sistema, che è un sistema popolare nel senso di servizio al popolo, e non cadete nell’idea forse troppo efficiente e tecnicamente orientata del mercato”. Insomma, il Pontefice ha messo in evidenza l’importanza di preservare il sistema sanitario pubblico italiano, un pilastro fondamentale per garantire l’accesso universale ai servizi sanitari e per tutelare la salute di tutti i cittadini, in particolare i più vulnerabili.

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