Secondo un rapporto pubblicato dall’OPAEP (Organizzazione dei Paesi Arabi Esportatori di Petrolio), l’Algeria risulta tra i principali Paesi che operano nell’ambito di una strategia per sviluppare l’idrogeno verde, con l’obiettivo di produrre tra 30 e 40 terawattora entro il 2040, da destinare all’export, in particolare verso i mercati europei, a prezzi competitivi, al fine di coprire circa il 10% delle importazioni previste stimate a 10 milioni di tonnellate/anno entro il 2040. Riguardo all’export dell’idrogeno verde sono stati annunciati tre grandi progetti di cui il più importante riguarda la realizzazione di nuove condotte per l’esportazione dell’idrogeno verde algerino verso l’Italia come da protocollo d’intesa firmato tra ENI e Sonatrach lo scorso gennaio.
30 miliardi di dollari
Il rapporto indica inoltre che il ministero algerino dell’energia e delle miniere ha stanziato un budget compreso tra 25 e 30 miliardi di dollari per lo sfruttamento dell’idrogeno verde. Secondo Miloud Muglad, Presidente del Comitato nazionale incaricato di elaborare la strategia di sviluppo dell’idrogeno verde, il programma nazionale dello sviluppo dell’idrogeno verde è in fase di sperimentazione in laboratorio, focalizzandosi sull’aspetto tecnico e scientifico, anche grazie alla formazione delle risorse umane. Ha inoltre affermato che il Comitato sta esaminando le modalità di trasporto dell’idrogeno verde attraverso gasdotti esistenti che collegano l’Algeria e l’Italia.