sabato, 16 Novembre, 2024
Giovani

La politica si dia una mossa: servono provvedimenti per il futuro delle nuove generazioni

In botanica esiste una norma che recita “se vuoi che l’alberello cresca bene devi puntellarlo da piccolo così un domani potrà diventare un albero dritto.”

Volendo paragonare un giovane ad una pianta cosa potranno e cosa dovranno fare la famiglia, prima fonte di educazione, la società, la scuola e la politica per farlo crescere in modo sano e corretto?

Partiamo dalla famiglia e domandiamoci: esiste ancora una famiglia?

Oggi purtroppo accade di frequente che i genitori non seguano bene lo sviluppo evolutivo dei propri figli, intervenendo poco e male durante la loro crescita, questo perché?

Sono troppo presi dal lavoro, dagli hobbies e dai vari impegni mondani e tralasciano o peggio demandano ad altre figure l’ educazione dei propri figli; molto spesso si lavano la coscienza dicendo; quando saranno grandi capiranno e chiudono gli occhi sui loro comportamenti sbagliati.

Troppo comodo, una volta esisteva una madre a casa che vigilava sul comportamento della prole, la educava, controllava se aveva fatto i compiti e la sera se era stata troppo disobbediente riferiva al padre ed erano dolori per i figlioli un po’ troppo indisciplinati.

Se un professore riferiva ad un genitore che il figlio non si era comportato bene a scuola e aveva risposto in maniera irriguardosa nei suoi confronti, oltre ai rimproveri volava anche qualche sonoro ceffone.
Oggi invece qual’è il comportamento degli studenti a scuola?

Deridono gli insegnanti, li impallinano con pistole ad aria compressa, li feriscono con armi da taglio, li minacciano e mostrano le loro bravate agli amici sui social.

Non da meno sono i genitori che, anziché richiamare i propri pargoli, si scagliano anche loro contro i docenti e se qualcuno viene bocciato fanno ricorso al tar per farli promuovere; incredibile ma vero.
spesso certi comportamenti deprecabili sono dovuti all’uso di sostanze stupefacenti, cosa
molto diffusa e sottaciuta; ma a questo punto cosa possono fare la famiglia, la scuola e la politica?

Giorni fa in una trasmissione televisiva hanno intervistato tre personaggi famosi e con vasto seguito nel mondo dello spettacolo: J-Ax, Fedez e Pupo, questi hanno raccontato delle loro esperienze negative che avevano vissuto facendo uso di droghe.

Testimonianze del genere e corsi di informazione sulle sostanze stupefacenti andrebbero fatti al piu’ presto a cominciare dalle scuole medie per far capire ai giovani cosa puo’ succedere se si intraprendono nella vita strade sbagliate e pericolose.

Ai nostri tempi era sufficiente raccomandare ai propri figli di non accettare caramelle dagli sconosciuti, oggi i pericoli sono maggiori e la guardia deve essere mantenuta alta, la prudenza non è mai troppa. Da recenti studi statistici è risultato che un elevato numero di giovani tra i 15 e i 29 anni (circa un milione e mezzo) non studia e non lavora, a questi bisogna far capire che a scuola bisogna andare non per scaldare i banchi ma per studiare. A una certa età (16 anni?) bisognerebbe vedere se una persona è portata o meno per lo studio o se deve imparare un mestiere.

Non tutti hanno propensione per lo studio, non servono solo laureati o diplomati, sono utili e necessari anche operai, manovali, artigiani e tante altre figure nel mondo del lavoro.

E’ inaccettabile che tanti giovani rimangano a casa ad aspettare un sussidio economico da parte dello stato o a vivere sulle spalle dei genitori il più a lungo possibile, non si può bighellonare tutte le sere tra discoteche e pub; esistono tante attività e lavori stagionali che possono darci la soddisfazione di guadagnare qualche soldo frutto del nostro lavoro.

In Germania durante l’estate moltissime aziende assumo giovani studenti con paghe discrete che prevedono solo una piccola trattenuta fiscale il cui importo andrà alle loro scuole di appartenenza. Un’altra cosa che ritengo utile per una corretta crescita dei nostri giovani è sicuramente il “servizio militare“, non per andare a combattere – ne abbiamo già tante di guerre in corso in tutto il mondo – ma per educarli all’obbedienza, al sacrificio, al lavoro e non ultimo all’amor patrio.

A questo punto sorge spontaneo l’invito ai signori politici a darsi una smossa per il bene dei nostri figli, nipoti e future generazioni, è importante che si prendano provvedimenti in tempi brevi perché per realizzare un cambiamento del genere occorre molto tempo e come si sa il tempo è tiranno.

Condividi questo articolo:
Sponsor

Articoli correlati

Inflazione, a novembre livello più alto da settembre 2008

Paolo Fruncillo

Il Nordest torna ad essere la locomotiva economica del Paese

Redazione

Scuola: Invalsi, in Lombardia risultati superiori a media nazionale

Redazione

un commento

Alessio Carletti lunedì, 13 Novembre 2023 at 14:16

Complimenti Dr. Antonio Domani, il tuo articolo è perfetto e condivisibile in toto.

Rispondi

Lascia un commento

Questo modulo raccoglie il tuo nome, la tua email e il tuo messaggio in modo da permetterci di tenere traccia dei commenti sul nostro sito. Per inviare il tuo commento, accetta il trattamento dei dati personali mettendo una spunta nel apposito checkbox sotto:
Usando questo form, acconsenti al trattamento dei dati ivi inseriti conformemente alla Privacy Policy de La Discussione.