venerdì, 15 Novembre, 2024
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FS assume 5 ex detenuti. Premiata dalla Robert F. Kennedy Human rights

A cinque detenuti della Casa di Reclusione di Milano Opera è stata data la possibilità di riscattarsi e di costruirsi una nuova vita attraverso il lavoro dopo il percorso di riabilitazione passato in carcere. A tendergli la mano sono state le Ferrovie dello Stato, che per questo hanno ricevuto il prestigioso Premio Robert F. Kennedy Human Rights 2023, assegnato ogni anno dall’organizzazione no profit RFK Human Rights Italia a chi si è distinto nella difesa dei diritti umani, nel segno dell’eredità morale lasciataci dal Senatore Robert F. Kennedy.

I cinque ex detenuti sono già stati assunti con un contratto a tempo determinato da Trenitalia e Rete Ferroviaria Italiana grazie al progetto “Mi riscatto per il futuro” nato dal protocollo d’intesa siglata tra il gruppo ferroviario e il Ministero della Giustizia e che ha come finalità l’istruzione, l’orientamento e la formazione professionale dei detenuti. L’intesa si ispirata al dettato della Legge 193/2000, cosiddetta Smuraglia, che favorisce l’attività lavorativa dei detenuti prevedendo sgravi contributivi e fiscali per le imprese o cooperative che assumano detenuti in stato di reclusione o ammessi al lavoro all’esterno. I detenuti prossimi al fine pena, infatti, possono svolgere attività lavorativa sia dentro che fuori dal carcere. Per assumerli è necessario stipulare una convenzione con la Direzione dell’istituto penitenziario e presentare una dichiarazione d’interesse alla direzione del carcere. La durata del contratto deve essere di almeno 30 giorni e la retribuzione non inferiore a quanto previsto dai contratti collettivi.

Nonostante sia stato dimostrato che offrire a chi ha sbagliato una seconda chance significhi ridurre drasticamente le probabilità di recidiva, i numeri generali delle imprese che hanno aderito alla proposta sono ancora molto bassi: a fine giugno 2022 i detenuti al lavoro erano solo il 4,55% dei presenti negli istituti (2.473 su 54.841). Da qui la volontà di premiare il Gruppo FS per il suo gesto, che, a detta dei responsabili, rappresenta solo il primo di una auspicata lunga serie. “Siamo profondamente orgogliosi – ha dichiarato Luigi Ferraris, Amministratore Delegato del Gruppo FS – per questo prestigioso riconoscimento che premia il nostro progetto, nato per ribadire l’importanza di una pena riabilitativa e rieducativa, in una prospettiva di reinserimento sociale. A oggi, già i primi cinque detenuti lavorano all’interno dei nostri uffici e delle nostre stazioni: l’obiettivo è coinvolgere un numero sempre maggiore di penitenziari”.

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