Tra il 2010 e il 2022 il numero dei minori denunciati o arrestati in Italia è cresciuto del 15,3% (da 28.196 a 32.522), con un progressivo aumento della incidenza di Minori stranieri (più della metà del totale nel 2022).
È quanto emerge dal report sulla “Criminalità minorile in Italia” curato dal Servizio analisi criminale della Direzione centrale della polizia criminale e presentato ieri a Roma. Rapina tra i reati più contestati Dal 2010 ad oggi sono aumentati del 15,34% i reati commessi dai minorenni in Italia, con episodi che dimostrano “la totale assenza di empatia nei confronti della vittima”.
La maggior parte dei minorenni denunciati o arrestati ha un’età compresa tra i 16 e i 17 anni, mentre i reati maggiormente contestati sono quelli di furto, ricettazione, rapina ed estorsione; lesioni dolose, percosse, minaccia e rissa; danneggiamento, incendio, danneggiamento seguito da incendio; resistenza e violenza o minaccia a pubblico ufficiale; violazioni della normativa in materia di sostanze stupefacenti. Segnalazioni nel Nord-Ovest Le segnalazioni di minori italiani è stabile dal 2010 al 2016, anno in cui raggiunge il picco della serie storica (19.616 segnalazioni, +6,2% rispetto al 2010), per diminuire del 19,85% nel 2018 (rispetto al 2016) e poi invariato negli anni 2019, 2021 e 2022.
Il maggior numero di segnalazioni interessa le regioni del Nord-Ovest, con un incremento del 31,9% tra il 2010 e il 2022, mentre le segnalazioni dei minori denunciati e/o arrestati nelle regioni del Sud presentano l’andamento più irregolare, con un picco nel 2015 (7.093). Picco di arresti nel 2012 Nel 2022 aumentano gli ingressi in carcere(+25,8%), ma il picco si rileva nel 2012, con 1.252 arresti: mediamente, per ciascun anno di rilevazione, per oltre l’80% si tratta di maschi.
Rispetto al totale delle segnalazioni di reati commessi da minori le segnalazioni per furto, rapina, ricettazione ed estorsione registrano un’ incidenza media del 39,47% (il furto e la rapina sono i più frequenti). Al secondo posto le segnalazioni per lesioni dolose, percosse, minaccia e rissa che registrano un’incidenza media del 16,02% (le lesioni dolose e la minaccia sono i più frequenti) seguite dalle segnalazioni per i reati di danneggiamento e incendio.