sabato, 22 Febbraio, 2025
Società

L’intelligenza Artificiale potrebbe offrire un supporto all’industria farmaceutica

Nell’ambito delle sperimentazioni dei farmaci, l’Intelligenza Artificiale (IA) potrebbe offrire un supporto all’industria farmaceutica. Un recente studio intitolato ‘Inside the nascent industry of AI-designed drugs’ (All’interno dell’industria emergente dei farmaci progettati dall’IA), pubblicato su Nature Medicine e firmato dalla scrittrice scientifica Carrie Arnold, esplora il tema dell’IA utilizzata per la scoperta di nuovi farmaci, descrivendo un quadro generale dell’argomento e allegando anche un elenco dei farmaci che sono al momento in fase di sperimentazione. È bene ricordare che, l’Intelligenza Artificiale ha sì mostrato di essere incoraggiante nel ridurre tempi e costi di sviluppo dei farmaci, ma ad oggi, le autorità di regolamentazione del settore, come FDA e AIFA, non hanno ancora approvato un farmaco interamente sviluppato con la IA.

I farmaci nella IA

Nell’elenco allegato allo studio sui farmaci concepiti con l’aiuto della IA è riportato il farmaco ‘INS018_055’ progettato come “inibitore degli effetti della fibrosi polmonare idiopatica”. Più nel dettaglio, la Insilico Medicine, un’azienda di biotecnologie che si occupa di sviluppo di farmaci con l’Intelligenza Artificiale generativa, lo scorso giugno ha comunicato il risultato dei dati dello studio clinico di Fase I di ‘INS018_055’, annunciando l’ingresso in Fase II che ha portato alla somministrazione del farmaco ai primi esseri umani; uno studio randomizzato, in doppio cieco, controllato con placebo che si è svolto nell’arco di 12 settimane. Alex Zhavoronkov, co-CEO di Insilico Medicine, alla conclusione delle prime due fasi di sperimentazione di ‘INS018_055’, ha dichiarato: “Quando abbiamo iniziato a sviluppare l’IA generativa per la scoperta di farmaci, non mi sarei mai aspettato di vedere i risultati clinici e preclinici che abbiamo oggi. L’avvio dello studio di Fase II con questo nuovo inibitore per l’IPF rappresenta un’importante pietra miliare per l’apprendimento generativo profondo (deep generative reinforcement learning) nella scoperta di farmaci. Esploreremo l’efficacia per i pazienti dei trattamenti scoperti e progettati dall’IA negli studi clinici, il che rappresenta una vera e propria convalida della nostra piattaforma di IA generativa. Siamo ansiosi di continuare a far progredire questa terapia, potenzialmente la prima della classe, per aiutare i pazienti bisognosi e dimostrare il valore dell’AI generativa nella scoperta e nello sviluppo di farmaci”.

Obiettivo: dimezzare tempi e costi

Sono dieci i farmaci in sperimentazione riportati nell’elenco pubblicato su Nature Medicine e centinaia sono le startup che stanno esplorando l’uso dell’apprendimento automatico nell’industria farmaceutica. Normalmente, in media, occorrono circa dieci anni e ingenti somme per sviluppare un nuovo farmaco. Per le startup, l’obiettivo comune è quello di utilizzare l’Intelligenza Artificiale per rendere la scoperta dei farmaci più veloce, sicura ed economica, prevedendo il comportamento dei potenziali farmaci nell’organismo e scartando in anticipo i composti che non funzionano. Negli ultimi anni l’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale in ambito farmaceutico sta riscuotendo un notevole successo, se si pensa al suo impatto sull’abbattimento dei costi e sul raggiungimento degli obiettivi in tempi velocissimi per gli standard del settore. Piattaforme di Intelligenza Artificiale potrebbero dunque potenzialmente dimezzare i tempi di scoperta dei farmaci e diminuire i costi di immissione sul mercato dei medicinali. Inoltre, le piattaforme di Intelligenza Artificiale, essendo in grado di analizzare grandi quantità di dati, possono identificare rapidamente i bersagli dei farmaci, ossia le proteine del corpo associate a particolari malattie e le molecole che possono essere trasformate in farmaci.

L’uso della tecnologia

L’uso di questa tecnologia potrebbe dunque far risparmiare molto tempo e denaro, tuttavia, la validazione definitiva deve essere fatta sempre in laboratorio. L’intelligenza Artificiale, essendo in grado di elaborare grandi quantità di dati, compresi quelli relativi a farmaci e molecole, può potenzialmente anticipare il comportamento dei farmaci nell’organismo, consentendo così di effettuare molti esperimenti. Come per tutte le tecnologie con cui l’essere umano ha a che fare, è fondamentale ricordare che questi strumenti non sono creati per sostituire l’operato umano, ma sono realizzati per offrire un supporto, in questo caso, nell’industria farmaceutica.

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