martedì, 24 Dicembre, 2024
Regioni

Ok dalla Corte dei Conti al rendiconto della Regione Campania

NAPOLI (ITALPRESS) – La Sezione regionale di controllo per la Campania della Corte dei conti, presso il saloncino dei busti di Castel Capuano, ha tenuto l'udienza per la parificazione del rendiconto generale della Regione Campania per l'esercizio 2022, presieduta dal Presidente Massimo Gagliardi, alla presenza del presidente della Regione, dell'Assessore regionale al bilancio, dei rappresentanti del Consiglio regionale e delle autorità locali. La relazione allegata alla decisione è stata illustrata dai relatori Rosita Liuzzo, Ilaria Cirillo e Emanuele Scatola. La requisitoria è stata svolta dal Procuratore regionale Antonio Giuseppone, cui è seguito l'intervento del Presidente della Regione Vincenzo De Luca. "Le risultanze del conto del bilancio – oggetto del giudizio di parificazione – sono state parificate", è stato sottolineato . La verifica condotta dalla Sezione di controllo – nel più collaborativo contradditorio con la Regione – ha evidenziato "il rispetto dei canoni di attendibilità e veridicità nella costruzione dei saldi a rendiconto e, specificamente, del risultato di amministrazione 2022". "L'analisi del rendiconto – si legge nella relazione – disvela, sotto il profilo finanziario contabile, un quadro complessivo che attesta il consolidamento progressivo della significativa opera di risanamento degli equilibri di bilancio della Regione Campania". Il bilancio registra un miglioramento della parte disponibile rispetto all'esercizio 2021. Rispetto agli anni precedenti nel 2022 la Regione non ha fatto ricorso all'indebitamento. Per quanto riguarda invece i residui passivi, derivanti dagli esercizi precedenti, alla data del 31/12/2022 risultano in riduzione dell'8,76% rispetto all'anno precedente. La Sezione regionale di controllo della Corte dei conti ha ritenuto opportuno esercitare un sindacato contabile sul bilancio regionale più esteso e variegato rispetto agli standard di controllo sviluppati negli ultimi anni, soffermando la propria attenzione oltre che sull'analisi degli equilibri di bilancio anche sulla spesa sanitaria, la gestione delle liste di attesa, la spesa per il personale, la gestione dei fondi europei e del PNRR, gli organismi partecipati regionali, i trasferimenti alle società partecipate agli enti strumentali, il trasporto pubblico locale, i trasferimenti alla Fondazione Teatro San Carlo. "In ordine alla spesa sanitaria – secondo i giudici contabili – va rilevato un leggero peggioramento dell'indice medio di tempestività dei pagamenti che tuttavia è ancora fortemente influenzato dalla gestione della massa debitoria pregressa. Appare condivisibile la scelta della Regione, di dare vita ad un gruppo di lavoro in seno alla direzione generale per la salute e di porsi come prioritario obiettivo il contenimento della cosiddetta mobilità sanitaria comprimibile, laddove associata a patologie di basso peso assistenziale e dunque al di fuori delle ipotesi di effettivo beneficio assistenziale dei pazienti". In ordine al centrale tema del "recupero delle liste d'attesa" è stata registrata per le prestazioni di classe D, ossia quelle differibili, un significativo miglioramento della performance, diversamente della percentuale dei ricoveri di classe A, salvo che per alcune fattispecie morbose (ad esempio coronarografia, angioplastica coronarica). In relazione alla gestione dei fondi europei, FESR e FSE, la sezione ha preliminarmente rilevato in merito ai cicli di programmazione più risalenti (2007-2013) che il riconoscimento di ulteriori quote di rimborso a tale riguardo, sarà possibile allorquando i procedimenti giudiziari od amministrativi pendenti e con effetto sospensivo, troveranno compimento. Con riguardo poi allo stato di attuazione dei programmi operativi regionali della Campania (POR)FESR 2014-2020, questa sezione ha riscontrato la certificazione prodotta dall'amministrazione regionale circa il raggiungimento del valore target di spesa al 31/12/2022. In particolar modo tra gli assi che hanno contribuito al raggiungimento del suddetto risultato vanno segnalati quelli relativi alla competitività del sistema produttivo, dell'energia sostenibile, della valorizzazione e tutela del patrimonio naturale e culturale, dei trasporti, delle infrastrutture per il sistema regionale dell'istruzione. Di segno contrario è invece l'asse della prevenzione dei rischi naturali e antropici che hanno fatto registrare una riduzione della dimensione finanziaria e che risulta tuttora poco performante. Per quanto attiene agli organismi partecipati regionali, i giudici contabili hanno evidenziato che "occorre garantire un costante monitoraggio, segnatamente per quelle gestioni che risultino in perdita negli ultimi esercizi e tra le quali va segnalato il Consorzio Aeroporto Salerno-Pontecagnano. Parimenti strategica risulta essere la gestione e valorizzazione dei beni appartenenti al demanio marittimo, atteso che la fascia costiera Campana si estende per una lunghezza di 500 chilometri e certamente riveste dunque un valore inestimabile per la prosperità dell'economia regionale, tanto più in considerazione dell'imminente scadenza (31/12/2023) delle concessioni balneari in essere e da cui emerge, ai fini del rinnovo delle concessioni marittime, la necessità di procedere allo svolgimento di confronti competitivi nel rispetto della normativa europea". Per quanto concerne il trasporto pubblico locale risultano rilevanti le risorse destinate agli investimenti connesse al PNRR e al piano nazionale degli investimenti complementari (PNC), sia per il trasporto ferroviario che per il rinnovo del parco mezzi su gomma. Riveste particolare interesse la gara europea per l'affidamento in concessione dei servizi minimi di trasporto pubblico locale su gomma di interesse regionale e di durata decennale, ove si prevede l'assunzione del rischio industriale e commerciale a carico del gestore. L'obiettivo condivisibile, secondo i giudici contabili, è quello di una razionalizzazione degli affidamenti, onde evitare un'eccessiva parcellizzazione degli stessi. Risulta apprezzabile l'implementazione nel 2022 delle visite ispettive svolte con cadenza mensile che hanno riguardato il corretto adempimento degli obblighi di servizio da parte delle aziende titolari di contratto. Sui trasferimenti regionali alla Fondazione Teatro San Carlo, la cui gestione finanziaria è soggetto al controllo della Corte dei conti, "permangono alcune aree che necessitano di miglioramento soprattutto con riferimento all'efficienza operativa ed alla raccolta di contributi e sponsorizzazioni da privati. Nel corso degli anni il contributo erogato dalla Regione Campania alla Fondazione Teatro San Carlo, che si è attestato sui 5 milioni di euro, è stato più cospicuo che in altre realtà operistiche nazionali". "Il rendiconto generale di un ente pubblico è un indicatore ineludibile ed incontestabile, non solo dei fondamentali parametri di efficacia, efficienza ed economicità, ma anche un prezioso indice rivelatore della traiettoria che l'ente pubblico sta compiendo e della sua evoluzione economico-finanziaria", afferma il presidente della sezione di controllo per la Campania della Corte dei conti Massimo Gagliardi, che aggiunge: "Ringrazio infine l'amministrazione regionale per la cortese disponibilità e l'indubbia competenza professionale nel fornire dati e risposte appropriate, esaustive e tempestive, a fronte delle molteplici richieste istruttorie formulate". "Il documento di bilancio assume un ruolo fondamentale soprattutto oggi nell'ambito del dibattitto sull'autonomia differenziata. È evidente che l'esistenza di differenziazioni nella gestione dei servizi pubblici, segnatamente sanitari in aree così sensibili per la tutela dei diritti fondamentali dell'individuo, può incidere sull'intero assetto nazionale", conclude Gagliardi. – foto Agenzia Fotogramma – (ITALPRESS). vbo/com 08-Nov-23 16:47

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