In questi giorni il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Ancona ha concluso un’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Ancona nei confronti di una persona indagata per abusivismo finanziario, autoriciclaggio e truffa in danno di donne e uomini, principalmente residenti a Osimo. Nel dettaglio, la truffa totalizza oltre 4 milioni di euro. Tra le vittime vi sono commercianti, pensionati e dipendenti che hanno affidato all’ex promoter i propri risparmi, credendo che le rendite promesse avrebbero permesso loro di realizzare progetti futuri, come nuove attività commerciali o di godere di una pensione più serena. Tali risparmi, purtroppo, sono svaniti nel nulla.
Truffa a “Schema Ponzi”
La complessa attività investigativa condotta dai finanzieri della Tenenza di Osimo ha consentito di scoprire una ex promotrice finanziaria, già radiata dall’albo, che ha truffato oltre 30 risparmiatori che si erano rivolti alla donna per “investire i risparmi di una vita”, sottraendo loro oltre 4 milioni di euro. Nel corso delle indagini finanziarie sono state perquisite sia l’abitazione della ex broker che il suo ufficio di Osimo, rinvenendo e sottoponendo a sequestro un computer, diversi telefoni cellulari e numerosi fascicoli, utilizzati durante l’attività illecita. Le attente analisi dei dati informatici acquisiti e della documentazione sequestrata ha portato alla luce la tipica operatività della truffa finanziaria a “Schema Ponzi” in cui ci sono degli investitori iniziali a cui vengono promessi cospicui guadagni che, in un primo momento, vengono garantiti dalle somme versate da nuovi ignari clienti della promotrice e così via per i successivi nuovi investitori fino a quando tale schema finanziario collassa e si appalesa la truffa.
Decine di conti correnti e wallet
Alle vittime sono stati sottratti complessivamente quattro milioni di euro che le indagini hanno dimostrato essere confluiti su decine di conti correnti dell’indagata, di società alla stessa riconducibili, nonché su ‘wallet’, cioè portafogli elettronici creati su piattaforme di network marketing. Come emerso dalle ricerche, infatti, la ex promoter finanziaria ha creato e gestito diversi account digitali registrati su network di vendita dove sono stati virtualmente generati voucher di spesa poi utilizzati per spese personali. Inoltre, durante le perquisizioni sono stati anche rinvenuti numerosi documenti cartacei falsificati con intestazioni di note società collocatrici di prodotti monetari utilizzati dalla finta promotrice per “tranquillizzare le proprie vittime sulla bontà degli investimenti”. Nel corso delle attività investigative in totale sono state 31 le persone che hanno deciso di denunciare la ex broker, dopo essersi rese conto di essere state truffate. La finta promotrice non ha permesso il disinvestimento delle somme.