domenica, 17 Novembre, 2024
Lavoro

Calderone: Il Manifesto del Lavoro Cooperativo strategico per le donne

Il ‘Manifesto del Lavoro Cooperativo’ di Legacoop, che si presenta come una guida strategica per il futuro del lavoro in Italia, incoraggiando il coinvolgimento dei lavoratori, la valorizzazione del potenziale femminile e la promozione di politiche socialmente responsabili, è stato presentato al Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro (Cnel), ricevendo elogi da parte della Ministra del Lavoro e delle Politiche Sociali Marina Calderone che ha sottolineato di come possa rappresentare non solo una dichiarazione di intenti, ma anche una visione prospettica per il mondo del lavoro cooperativo nel BelPaese. Un documento, per Calderone, che offre un’occasione unica per riflettere sull’importanza della cooperazione e del coinvolgimento dei lavoratori nel mondo del lavoro. Un aspetto particolarmente significativo del ‘Manifesto’, secondo la Ministra, è l’impegno a garantire una corretta collocazione e valorizzazione del potenziale femminile nel mondo del lavoro: “Questo rappresenta un passo importante verso l’equità di genere e l’empowerment delle donne nel contesto lavorativo”. La Ministra ha anche lodato l’approccio del ‘Manifesto’ alla formazione e alla formazione di qualità, sottolineando l’importanza di promuovere la crescita delle competenze professionali. Un’altra caratteristica del Manifesto che ha attirato l’attenzione della Ministra è la cooperazione sociale, che si rivolge ai cittadini in condizioni di disagio. 

Parla Brunetta

Secondo il Presidente del Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro Renato Brunetta la crisi economica e finanziaria dell’ultimo decennio ha scosso profondamente il mondo del lavoro, costringendo una rinnovata attenzione alle dinamiche delle attività in cooperativa, sottolineando l’importanza di compiere l’ultimo tratto di miglio per realizzare l’atteso ‘Statuto dei Lavori’ indicato dalla Commissione Zamagni nel 1998, di cui Marco Biagi fu l’anima e la mente progettuale: “È giunto dunque il tempo, se davvero vogliamo riconoscere l’originalità e la forza vitale del movimento cooperativo, di rifuggire da una idea del lavoro in cooperativa come semplice ‘ripiego’ alle criticità che attraversano il modo ‘ordinario’ di lavorare”.

 Il parere di Gamberini

Nel corso della presentazione del ‘Manifesto’ è intervenuto anche il Presidente di Legacoop Simone Gamberini che ha enfatizzato l’importanza di promuovere il diritto al lavoro, la partecipazione delle persone, la formazione e la crescita professionale, e retribuzioni dignitose che garantiscano autonomia e dignità a tutti. Ha spiegato che è giunto il momento di stabilire un nuovo patto tra il pubblico e il privato, ponendo al centro la dignità del lavoro e delle persone. “Questa è una premessa fondamentale per affrontare concretamente il problema delle basse retribuzioni e del lavoro povero, che sta crescendo in particolare nei settori soggetti all’esternalizzazione del pubblico e nelle filiere private con una distribuzione iniqua del valore aggiunto”. Il Presidente di Legacoop ha poi sottolineato la necessità di un cambio di prassi nella committenza pubblica: “È fondamentale garantire l’applicazione effettiva di meccanismi di gara che escludano il ribasso dei costi del lavoro”. Inoltre, Gamberini ha proposto l’introduzione di gare a prezzo fisso e la revisione automatica dei contratti di appalto per riconoscere gli aumenti derivanti dai rinnovi contrattuali”. 

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