Il Presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy ha respinto le affermazioni secondo cui la guerra con la Russia avrebbe raggiunto una fase di stallo, mentre la controffensiva in difficoltà dei suoi militari e la guerra in Medio Oriente minacciano di indebolire il sostegno occidentale. “Pensavano che ci avrebbero dato scacco matto, ma questo non è successo – ha detto Zelenskyj, in un’intervista esclusiva con intervista con Nbc News respingendo le recenti insinuazioni di funzionari militari statunitensi e del comandante in capo delle forze armate ucraine secondo cui la guerra era entrata in un vicolo. Ha ribadito le richieste agli Stati Uniti di fornire più armi. Tuttavia, la volontà del Paese di farlo sembra scemare a causa della crescente opposizione al Congresso, distratta anche dall’attenzione sulla guerra tra Israele e Hamas. Da quando la Russia ha invaso l’Ucraina nel febbraio 2022, gli Stati Uniti hanno fornito all’Ucraina 75 miliardi di dollari in aiuti militari, umanitari e finanziari. Le osservazioni di Zelenskyy contrastano nettamente con quelle fatte da Valerii Zaluzhnyi, comandante in capo delle forze armate ucraine, che la scorsa settimana ha dichiarato all’Economist che “molto probabilmente non ci sarà alcuna svolta profonda”, nonostante la controffensiva lanciata a giugno. I lenti progressi hanno portato a crescenti critiche da parte di alcuni dei partner più stretti di Kiev sul modo in cui sta gestendo la guerra e hanno alimentato dubbi sulla capacità dell’Ucraina di vincere. Tali posizioni, e le conseguenze dei commenti di Zaluzhnyi, potrebbero aver influenzato la decisione di Zelenskyy, la scorsa settimana, di licenziare il comandante delle forze per le operazioni speciali ucraine e sostituirlo con un colonnello che, secondo il presidente, “può conferire maggiore potere” all’unità.