Sonde che sfruttano i raggi cosmici per localizzare le perdite idriche sotterranee, cestini che fanno la raccolta differenziata con l´Intelligenza Artificiale, tecnologie per la combustione dei rifiuti senza fiamma: sono solo alcune delle idee delle 20 start-up e scale-up che Ecomondo presenta al mercato, dal 7 al 10 novembre, nel quartiere fieristico di Rimini. Sono annunciati oltre 350 buyer da tutto il mondo, 30 delegazioni internazionali, più di 1.500 brand espositori e la massiccia partecipazione della Commissione Europea alla quattro giorni di business e di expertise ambientale da tutto il mondo. Annunciata la presenza anche del ministro dell’Ambiente Pichetto Fratin che parteciperà all’inaugurazione e interverrà al termine della sessione plenaria di apertura degli Stati Generali della Green Economy (“L’Economia di domani: una green economy decarbonizzata, circolare e rigenerativa”). Inoltre, il ministro parteciperà anche all’evento “La banca dati di Anci-Conai sulla raccolta differenziata ed il riciclo: Presentazione XII Rapporto 2022 e prima analisi XIII Rapporto 2023”. Ci sarà spazio, tra stand ed eventi organizzati dal Ministero, per approfondimenti anche su temi come l’ecodesign, l’impronta ambientale e la sostenibilità d’impresa.
Il riciclo di scarti industriali
A livello globale ogni paese è chiamato a un impegno sempre maggiore per raggiungere gli obiettivi SDGs entro il 2030. Opportunità e soluzioni ambientali verranno presentate nel calendario di oltre 170 eventi in programma: diverse sono le soluzioni rivolte al tema del riciclo, in particolare nella gestione degli scarti di lavorazione industriale. Tra queste, Neuravision, di Matera, il cui sistema innovativo brevettato consente di effettuare in automatico la selezione dei rifiuti elettronici in base al contenuto di metalli preziosi (oro, argento, platino, palladio, rame) presente al loro interno; Re Open, di Milano, piattaforma di servizi dedicata alla gestione dei rifiuti nel settore dell´energia che porta avanti progetti di ricerca e sviluppo per il recupero di vetro, acetato di cellulosa, materiali derivanti dal settore della moda e batterie al litio. 9-Tech, di Eraclea (Venezia), che studia e realizza prototipi per recuperare materiali strategici dai rifiuti elettronici e, in particolare, per riciclare i pannelli fotovoltaici a fine vita.
Riuso di materie prime
Sempre legate al settore dei rifiuti altre cinque start-up: Egreenbox, di Rotonda (Potenza), che realizza macchine smart per la raccolta, il riciclo e il riuso delle materie prime seconde, tra cui un eco-compattatore ´mangiaplastica´ utilizzabile tramite QR-Code e web app; Flugantia, di Napoli, che realizza soluzioni IoT per prevedere il livello di riempimento dei contenitori dei rifiuti, proponendo una stima della data in cui avranno raggiunto il limite di capacità per pianificare i tempi di ritiro; Komposta, di Bellante (Teramo), che produce compostiere elettromeccaniche dalla gestione digitalizzata e personalizzabile; Ganiga Innovation, di Bientina (Pisa), che realizza un cestino che differenzia in automatico i rifiuti grazie all´Intelligenza Artificiale e li sposta tramite aria compressa; OXOCO, di Bari, la cui tecnologia, operando in pressione ad altissima temperatura in atmosfera di ossigeno, permette la combustione dei rifiuti senza fiamma e crea la prima alternativa agli inceneritori tradizionali e allo smaltimento in discarica.
Energia rinnovabile
Nell´ambito della riduzione delle emissioni e dell´efficienza energetica, ci sono Hyba, di Lecce, che sviluppa un sistema di batterie scambiabili, utilizzabile anche come unità di accumulo di energia, destinato all´alimentazione di biciclette, scooter, microcar, piccoli autobus, motori marini, macchine, attrezzature e altre applicazioni industriali. La Ecosostenibile.eu di Roma opera nell´ambito della transizione verso una low-carbon economy, proponendo alle aziende una ´piattaforma ESG´ che misura la sostenibilità e la Carbon Footprint, automatizzando la raccolta delle informazioni tramite API ed elaborando ogni reporting certificabile da ente terzo. Infine, la Preinvel, di Grottaglie (Taranto) sviluppa un sistema di filtraggio industriale estremamente efficiente e a basso consumo elettrico che consente di separare le polveri filtrate in base alle loro caratteristiche fisiche, indirizzandole in percorsi di smaltimento differenti e riutilizzando quelle composte da materiali ancora utili. Gestione dell’acqua Legate al tema acqua le start-up Sea The Change, di Venezia, che sviluppa strategie di sostenibilità per le aziende basate sulla tutela degli ecosistemi marini; Finapp, di Montegrotto Terme (Padova), che grazie all´utilizzo di sonde brevettate che sfruttano i raggi cosmici riesce a localizzare le perdite della rete idrica, percorrendo fino a 150 km di tubature al giorno nei centri urbani, e SaferPlaces, di Rimini, la cui tecnologia è in grado di fornire informazioni cruciali sul rischio di allagamento in breve tempo e a basso costo attraverso la creazione di un ´gemello digitale´ dell´ambiente urbano.
Biodiversità e farming
Altre ancora le start-up che operano nel campo della consulenza alle aziende per individuare soluzioni indirizzate verso la sostenibilità: Acquaponic Design, spin off dell´Università di Bologna, che progetta e costruisce impianti di coltivazione fuori suolo, offrendo corsi di formazione in acquaponica, idroponica, vertical farming e coltivazione in container. Lavorano su flora, fauna e biodiversità le soluzioni delle startup Abit, di Milano, che sviluppa un software che rileva i dati per conoscere le caratteristiche del suolo e migliorare la sostenibilità della attività agricola, e 3Bee, di Milano, che sviluppa alveari 4.0 per monitorare il benessere delle api, sistemi di conteggio della fauna automatici che grazie l´intelligenza artificiale riconoscono la tipologia di animale (in particolare, insetti impollinatori), e sistemi di reti neurali per l´analisi delle biodiversità vegetali.