Stando ai dati di Infocamere, aggiornati al 30 settembre 2023, illustrati in occasione dell’Assemblea annuale della Cna del Lazio “L’Artigianato del Lazio, quale futuro”, negli ultimi 5 anni le imprese artigiane del Lazio sono diminuite di quasi 3.500 unità, registrando una contrazione del 3,6%, un dato superiore alla contrazione media italiana che è stata del 3,2%. Al 30 settembre 2023, nella regione le imprese artigiane registrate sono 91.751, pari al 7,2% delle imprese artigiane italiane. Di queste, quasi il 70% si trova nella provincia di Roma. È qui, tuttavia, che nell’ultimo quinquennio la flessione è stata più elevata, arrivando al 4,6%. Un dato che cresce ancora se si considera il solo comune di Roma, dove le imprese artigiane sono diminuite del 6,7%.
Giovani e donne
Numeri migliori sono quelli delle imprese artigiane di giovani e donne, che presentato una leggerissima flessione rispetto al terzo trimestre 2018, pari al -0,4% per le imprese di giovani e pari al -0,6% per le aziende femminili. Si registra, invece, una forte crescita delle imprese straniere, aumentate del +17,3% negli ultimi 5 anni, tanto che alcuni storici mestieri artigiani vedono già oggi una presenza intorno al 50% di artigiani stranieri. Al netto della componente straniera, le imprese artigiane con a capo un italiano sono diminuite del 7,9%. Tra le difficoltà maggiori registrate dalle imprese artigiane ci sono il rialzo dei tassi di interesse e l’inflazione che in Italia, al netto della componente energetica, è ancora pari al 6,2%. Secondo le previsioni Cer, il tasso rimarrà al 3,5% nel 2024 per scendere poi al 2,4% solo nel 2025. In queste condizioni le imprese italiane si trovano a fronteggiare un peggioramento delle condizioni creditizie, con le banche che hanno inasprito i propri criteri di concessione del credito.