lunedì, 16 Dicembre, 2024
Europa

La trilaterale europea sull’Intelligenza artificiale

Italia, Francia e Germania preparano il G7 del 2024 incentrato sull’IA. Intanto Agcom e Ue contro contenuti illegali

Italia, Francia e Germania cercano una visione comune su come affrontare il tema dell’Intelligenza artificiale. In un incontro avvenuto a Roma, il 30 ottobre, che avviene dopo uno precedente tenuto lo scorso giugno a Berlino, hanno partecipato il ministro per le Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso e i ministri dell’Economia di Francia e Germania, rispettivamente Bruno Le Maire e Robert Habeck. L’incontro si è tenuto lo stesso giorno dell’annuncio da parte del G7 di un accordo su un codice di condotta per le aziende che sviluppano sistemi avanzati di IA firmato anche dalla Commissione europea. Questo anche in vista della prossima presidenza italiana del G7, incentrato proprio sull’Intelligenza artificiale.

Verità e menzogna

“È importante e significativo che proprio in questo momento i tre ministri dell’industria di Italia, Germania e Francia si riuniscano qui a Roma per dare un segnale di unità alla nostra Europa sulla strada che deve percorrere insieme per vincere la sfida del futuro proprio in un momento in cui siamo tutti consapevoli di quanto sia difficile la situazione se non torna la ragione”, ha dichiarato il ministro Urso. Secondo il ministro tedesco Habeck, l’intelligenza artificiale è un qualcosa di presente in molte realtà industriali, dalla sanità all’informazione ed è “un processo in movimento”. Infine il ministro dell’Economia francese Le Maire ha sottolineato la necessità da parte dell’Europa di una padronanza rispetto al settore dell’IA. “Dobbiamo inserire in questa tecnologia il concetto di verità e menzogna, e dobbiamo essere i primi a farlo.” La prossima trilaterale sull’Intelligenza artificiale si terrà nel gennaio 2024 a Parigi.

Agcom e Ue per i minori

Contemporaneamente la Commissione europea e l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (Agcom) hanno firmato un accordo per lo scambio di informazioni per il supporto alla vigilanza dell’organismo europeo sulle piattaforme digitali. Sono state definite le procedure per l’invio delle informazioni che permetteranno ai servizi della Commissione di individuare i rischi legati alla diffusione di contenuti illegali e di disinformazione e di eventuali effetti negativi sui minori. Si tratta di un protocollo di scambio pratico di informazioni, dati, metodologie, sistemi tecnici e strumenti tra l’Autorità italiana e Bruxelles.

Controllare motori di ricerca

L’aggressione russa all’Ucraina e la guerra in Medio Oriente hanno spinto la Commissione ad inviare una raccomandazione ai 27 Paesi membri dell’UE per coordinare la risposta alla diffusione di contenuti illegali su piattaforme online di grandi dimensioni e motori di ricerca. L’intesa fa seguito a quella richiesta e non è la prima tra l’esecutivo europeo e l’autorità di garanzia di una Paese membro: hanno già sottoscritto accordi dello stesso tipo la Francia e l’Irlanda. La “Direzione generale per le reti, i contenuti e la tecnologia delle comunicazioni” (CNECT) – l’organo responsabile dell’attuazione del DSA (legge sui servizi digitali) – è in contatto con altre autorità europee per sottoscrivere ulteriori accordi.

Digitale più sicuro

Per il presidente Giacomo Lasorella si tratta “del primo passo delle attività da intraprendere per adempiere ai compiti derivanti dalla nuova designazione”. L’Agcom entra così a far parte, per conto dell’Italia, del Consiglio per i servizi digitali: piattaforma di confronto che verrà istituita ufficialmente entro febbraio 2024 e sarà composta da un’autorità competente per Stato membro. Per Roberto Viola, direttore generale Cnect, “l’accordo rende più sicuro e trasparente l’ambiente digitale. Ma sarà il nuovo modello di governance europea a facilitare gli scambi tra le autorità garanti e la Commissione”.

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