lunedì, 16 Dicembre, 2024
Economia

Messina (Banca Intesa): 1,5mld contro la povertà. Manovra economica equilibrata

“Commentare le manovre finanziare in Italia è come parlare del calcio. Tutti sono esperti. Poi quando ti trovi a gestire una manovra con i vincoli di bilanci che ha il nostro Paese, cambia tutto. Io trovo che abbiano dimostrato un atteggiamento di grande serietà, peraltro dedicandosi anche alle famiglie e a chi ha bisogno. Ne è uscita una manovra equilibrata.” Lo ho detto Carlo Messina a margine dell’incontro “Nessuno escluso” promosso da Banca Intesa a Brescia. Durante l’incontro Messina ha anche annunciato l’impiego di un miliardo e mezzo di euro per interventi a favore del sociale e per la lotta alla povertà e alle diseguaglianza. La banca strutturerà una nuova unità organizzativa, proprio a Brescia, che si occuperà in specifico di questi interventi.

Noi siamo un’istituzione

“Inviterei a non banalizzare quando si parla di soggetti che nel nostro caso sono delle istituzioni, non siamo solo una banca ma siamo un’istituzione del nostro Paese, tra le più importanti che l’Italia ha e di cui dovremmo vantarci ed essere orgogliosi. Messina ha poi sottolineato il ruolo “incomparabile” della banca nel sostegno al debito pubblico, di cui è il secondo sottoscrittore, e quello – da guardare “con attenzione molto significativa” – nel sociale. “Non parlo solo di 500 miliardi di crediti che sono pari a un terzo del Pil, di un trilione e 200 miliardi di risparmi degli italiani che ci portano a un livello incomparabile in Europa, non parlo dell’essere il secondo sottoscrittore di titoli pubblici dopo la Bce, che dovrebbe essere un altro elemento che porta molti a riflettere perché la dimensione del sostegno al debito pubblico è incomparabile.”

Il messaggio del Papa

Ai partecipanti è stata letta da Suor Alessandra Smerilli, Segretario del Dicastero per il servizio dello sviluppo umano integrale, una lettera inviata da Papa Francesco che si è congratulato per l’iniziativa. “Auspico che le vostre discussioni – ha scritto il Pontefice – contribuiscano concretamente a disegnare un modello di sviluppo in grado di generare soluzioni nuove, più inclusive e sostenibili a sostegno dell’economia reale, aiutando gli individui e le comunità a realizzare le loro aspirazioni più profonde e il bene comune universale. Vi conosco e so che il mio desiderio non cadrà nel vuoto.” “Comprendo il presente evento anche come la vostra risposta alla esortazione che ebbi a rivolgervi e che invocava l’esigenza di elaborare nuove forme di economia e finanza realmente orientate al bene comune e rispettose della dignità umana, per cui vi esorto a proseguire nei vostri obiettivi per rafforzare il processo di inclusione economico-sociale rivolto con particolare attenzione ai più fragili ed in primis ai migranti, a realizzare progetti di ‘demografia per la sostenibilità’ che devono trovare protagonisti giovani ed anziani, e porsi come antidoto alla cultura dello scarto.”

Affinità con le fondazioni

Infine l’ad della Banca ha concluso dicendo: “voglio sia chiaro che non solo siamo una grande banca europea, una grande compagnia assicurativa ma anche la più grande fondazione che opera in Italia”, ricordando che Intesa distribuisce ogni anno 200 milioni per il sociale a fronte dei 150 della Cariplo e dei 180 della Compagnia Sanpaolo. “A questi 200 milioni si aggiungono 100 milioni di costi di struttura perché abbiamo 1.000 persone a occuparsi del sociale e delle diseguaglianze” e quindi “ogni anno sopportiamo con grande soddisfazione costi per 300 milioni”. “Abbiamo la fortuna di avere le Fondazioni tra i nostri soci, che hanno portato stabilità nell’azione del management e dell’amministratore delegato” ma con con cui “c’è anche un dna e un’affinità comune”.

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