L’ulteriore irrigidimento dei criteri sui prestiti alle imprese da parte degli istituti di credito italiani registrato dalla Banca centrale europea, tiene in ansia la Confederazione Nazionale degli Artigiani e delle Imprese. La notizia, letta alla vigilia della riunione del board della Bce, chiamato a decidere anche su un eventuale aumento dei tassi d’interessi, è considerata ancora più allarmante. La causa dell’aumento del costo del denaro, secondo la stessa Bce, “ha provocato nel contempo una riduzione della domanda di credito da parte delle imprese”.
Diminuiscono i prestiti
Il combinato disposto di questi elementi porterà, ancora per la Bce, “a una nuova diminuzione delle richieste di prestiti. Di conseguenza, si potrebbe innescare una spirale critica destinata a riverberarsi su tutta l’economia. La riduzione in quantità dei prestiti, combinata a un elevato livello dei tassi d’interesse, può determinare un brusco calo degli investimenti e rischia di avere conseguenze sull’occupazione e sulla crescita del Paese”.
Prestiti in Europa
Gli standard creditizi per i prestiti a famiglie e imprese “si sono inaspriti ulteriormente” nel terzo trimestre di quest’anno nell’Eurozona a causa del peggioramento della congiuntura e del rialzo dei tassi. È quanto emerge dal ‘Bank lending survey‘ della Bce, secondo cui “la domanda di prestiti da parte di imprese e famiglie ha continuato a diminuire fortemente”. Per il quarto trimestre del 2023, “le banche dell’area dell’euro si aspettano un ulteriore, seppur più moderato, inasprimento netto dei criteri di credito sui prestiti alle imprese e criteri di credito sostanzialmente invariati sui prestiti alle famiglie per l’acquisto di case. Per quanto riguarda il credito al consumo, le banche dell’area euro si aspettano un’ulteriore significativa stretta netta”
Aiutare le imprese
D’altro canto, la Cna si rivolge e invita le banche italiane, a evitare ulteriori irrigidimenti nella concessione di prestiti alle imprese, pur rimanendo le politiche degli istituti di credito ancorate a criteri improntati alla cautela, tenendo conto che la rischiosità delle piccole imprese è da anni in calo.