sabato, 28 Settembre, 2024
Esteri

Reato di prostituzione aggravata: causa contro lo Stato del Tennessee

I difensori dei diritti civili e LGBTQ hanno intentato, nella giornata di martedì, una causa federale contestando il reato di prostituzione aggravata del Tennessee. Sostengono che tale disciplina deriva dalla decennale paura dell’AIDS e discrimina le persone sieropositive. Dalla denuncia emerge come il Tennessee sia l’unico stato USA a imporre la registrazione a vita come “autore di reati sessuali violenti” a chi viene condannato per aver svolto attività sessuale da portatore di HIV, indipendentemente dal fatto che ne  fosse a conoscenza. L’American Civil Liberties Union e il Transgender Law Center hanno presentato ricorso presso il tribunale distrettuale degli Stati Uniti a Memphis per conto di quattro querelanti e di OUTMemphis, un’organizzazione no-profit che tutela le persone LGBTQ. I gruppi sostengono che l’HIV è una disabilità protetta e che prevedere per le persone affette da HIV sanzioni più severe viola l’Americans with Disabilities Act, così come altre tutele costituzionali.

“Questo statuto prende di mira esclusivamente le persone a causa del loro status di sieropositivo e le mantiene in povertà, comportando allo stesso tempo un beneficio assolutamente nullo per la salute e la sicurezza pubblica – ha affermato Molly Quinn, direttore esecutivo di OUTMemphis -.  Lo stigma dell’HIV sta diventando un tema del passato ed è tempo che la legge statale si metta al passo”.

Il governatore Bill Lee, il procuratore generale Jonathan Skrmetti, il direttore del Tennessee Bureau of Investigation David Rausch e il commissario del Dipartimento penitenziario Frank Strada sono imputati nella causa.

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