Uno dei pochi membri musulmani del Congresso sente che la sua vita potrebbe essere in pericolo dopo essere stata inondato di minacce dopo l’attacco terroristico che ha scatenato la guerra a Gaza. Ciò riflette paure più ampie tra i musulmani americani che si sentono presi di mira. Non accadeva dai giorni successivi all’11 settembre. La deputata Ilhan Omar, la cui famiglia è fuggita dalla guerra civile somala prima di emigrare negli Stati Uniti, ha condannato inequivocabilmente l’attacco di Hamas, ma le sue critiche alla politica israeliana nei confronti dei palestinesi l’hanno resa un parafulmine. La polizia del Campidoglio ha informato Omar e altri legislatori progressisti critici nei confronti di Israele, inclusa l’unica altra donna musulmana al Congresso, la deputata palestinese-americana Rashida Tlaib, sulle potenziali minacce. I messaggi vocali includono minacce di morte intrise di volgarità che definiscono Omar come un “musulmano terrorista”. La donna ha affermato che lei e altri musulmani americani sono stati vittime di una “diffamazione disonesta” che equipara la critica al trattamento dei palestinesi da parte di Israele con il sostegno a Hamas.