Secondo un’analisi di The Eviction Lab e US Census Bureau, neonati e bambini piccoli sono i soggetti più a rischio nell’affrontare una procedura di sfratto. “Ciò che abbiamo capito è che i bambini sono i più colpiti dagli sfratti – ha dichiarato Juan Pablo Garnham, responsabile delle comunicazioni e delle politiche di The Eviction Lab -. Se hai bambini in casa, le probabilità che tu sia vittima di uno sgombero sono molto più alte. Abbiamo scoperto che ogni anno 2,9 milioni di bambini sotto i 18 anni sono minacciati da processi di sfratto, un numero enorme”. Lo studio offre un quadro demografico completo di coloro che vivono in alloggi in affitto e si trovano ad affrontare procedure di questo tipo. I ricercatori hanno collegato centinaia di migliaia di richieste di sfratto con documenti dettagliati dell’Ufficio censimento degli Stati Uniti. “Siamo riusciti ad accedere ai dati ufficiali del censimento e i risultati sono numeri agghiaccianti – ha continuato Garnham -. Ora sappiamo che, in media, 7,6 milioni di persone sono minacciate di sfratto ogni anno. Si tratta di dati presi dal 2007 al 2016 ma i numeri rimangono abbastanza costanti”. Secondo lo studio, ogni anno circa 2 americani su 5 rischiano lo sfratto. Gli affittuari adulti che vivono con almeno un figlio in casa sono stati minacciati di sfratto ad un tasso annuo del 10,4%, rispetto al 5,0% di quelli senza figli. Il divario era particolarmente pronunciato per le donne nere, dove i tassi di presentazione delle domande erano del 28% con bambini presenti e del 16% per quelle senza figli. “Nonostante il fatto che meno di 1 affittuario su 5 negli Stati Uniti sia nero – ha concluso Garnham – circa la metà di tutti gli sfratti sono contro le persone di colore, e questo include ovviamente gli afro-latini”. Le disparità tra bianchi e neri persistevano tra i livelli di reddito, sebbene variassero da stato a stato.