venerdì, 27 Dicembre, 2024
Agroalimentare

Agrumi, Confagricoltura: aumentano le malattie causate dalle importazioni

Dalle importazioni da Paesi Terzi sono aumentate le malattie che hanno colpito duramente gli agrumi italiani. Nel solo periodo gennaio-agosto di quest’anno sono state ben 33 le intercettazioni di Cbs (macchia nera degli agrumi) su frutti provenienti dal Sudafrica. “Se i nostri agrumi fossero attaccati da questa fitopatia” – afferma Giosuè Arcoria, Presidente della Federazione nazionale Agrumi di Confagricoltura – “l’intero comparto nazionale sarebbe a rischio. Stiamo ancora facendo i conti con il virus della tristezza e i nostri sforzi rischiano di essere annullati dall’ingresso della CBS o da altre fitopatie”.

Misure efficaci

Per l’Organizzazione degli imprenditori agricoli, è necessario “mettere in atto velocemente misure efficaci per salvaguardare l’agrumicoltura italiana, il territorio, le imprese e l’indotto”. Occorre inoltre “introdurre, come abbiamo richiesto” – prosegue Arcoria – “un limite di intercettazioni, oltre il quale vanno bloccate le importazioni. La Cbs non solo è altamente contagiosa, ma non esiste alcuna misura per controllarla”.

Proteste in Ue

Confagricoltura si fa costantemente portavoce sollevato di questi problemi, portandoli fino a Bruxelles. Oltre alla macchia nera degli agrumi, infatti, ulteriori intercettazioni su mandarini e pompelmi provenienti dal Sud Africa e da Israele hanno segnalato la presenza di Falsa Cydia. L’Italia, con 140.000 ettari, circa 3 milioni di tonnellate di prodotto e 1,5 miliardi di valore, è il secondo produttore europeo dopo la Spagna e il tredicesimo mondiale, con l’export che raggiunge 250 milioni di euro.

Aiuti alle imprese

L’elevata vocazione produttiva del nostro territorio, l’ottima qualità delle produzioni italiane, l’ampia offerta e l’impegno degli agrumicoltori, conclude Arcoria “deve tradursi in altrettanta responsabilità da parte delle istituzioni europee per proteggere queste eccellenze con misure forti ed efficaci. Il Ministro Lollobrigida ha firmato un buon decreto agrumi, a cui abbiamo contribuito per migliorare una prima versione, nel quale sono indicati obiettivi e un regime di aiuti favorevole alle imprese del comparto”.

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