Nel decreto legge sul Coronavirus approvato ieri sera in consiglio dei Ministri, “salvo intese”, in attesa della versione definitiva, sono contenute anche misure sulla giustizia adottate dal Guardasigilli Alfonso Bonafede. In particolare – si legge in una nota del Ministro della Giustizia – sono previste la rimessione in termini dall’inizio dell’emergenza nonché, dall’entrata in vigore del decreto legge e fino al 31 marzo, la sospensione dei termini nei procedimenti civili e penali nelle regioni in cui si trovano i comuni interessati dal focolaio nonché per tutti i processi, anche fuori dalle zone interessate, in cui risulta che una delle parti o i loro difensori siano residenti (o esercitino) in uno dei comuni interessati. Prevista inoltre la sospensione delle udienze negli uffici giudiziari del circondario in cui si trovano i comuni interessati dal focolaio.
Verranno sospese inoltre le udienze in cui una delle parti, un difensore o un testimone siano residenti nei comuni interessati.
Continueranno a essere garantite invece, fra le altre, le udienze di convalida dell’arresto o del fermo, i procedimenti con imputati in stato di custodia cautelare, i processi a carico di imputati minorenni e, in genere, i casi più urgenti, che si svolgeranno, dove possibile, mediante videoconferenze o con collegamenti da remoto.
Fra le misure, vi sono anche disposizioni per gli istituti penitenziari dove i colloqui con i congiunti saranno tenuti a distanza: o mediante apparecchiature specifiche o tramite corrispondenza telefonica. Oltre – comunica il Ministero – il ricorso alla videoconferenza per la partecipazione dei detenuti alle udienze. (Italpress)