Il bilancio delle vittime dell’affondamento di una barca nel fiume Congo, avvenuto la scorsa settimana, continua a salire, portando la tragica perdita di vite a 47. Molte altre persone sono ancora disperse, mentre i soccorritori cercano disperatamente di trovare i sopravvissuti in mezzo alle acque impetuose. Il Ministro dei Trasporti della Repubblica Democratica del Congo, Marc Ekila, in una conferenza stampa tenutasi lunedì, ha confermato il triste tributo, sottolineando che non è stato possibile ottenere i dati esatti sul numero di passeggeri a bordo a causa di una “situazione irregolare”. L’incidente è stato attribuito principalmente a un sovraccarico, con Ekila che ha spiegato che le “barche di legno” non sono autorizzate a navigare di notte. Il grande battello fluviale coinvolto aveva lasciato la città di Mbandaka diretto verso il territorio di Bolomba, nella provincia dell’Equateur, nella tarda notte di venerdì. La tragedia ha scosso la comunità locale e ha richiesto un impegno immediato da parte delle autorità per indagare sulle circostanze dell’incidente. La Repubblica Democratica del Congo, una vasta nazione dell’Africa centrale, è caratterizzata da una mancanza di infrastrutture stradali praticabili, il che rende i trasporti fluviali e marittimi una modalità vitale per gli spostamenti. Tuttavia, i naufragi sono purtroppo frequenti in queste acque, con un pedaggio spesso devastante. Il Presidente Felix Tshisekedi ha espresso la necessità di affrontare questa crescente crisi. Ha dichiarato ai ministri di fare tutto il possibile per evitare tragedie come questa, sottolineando le cause principali, tra cui il sovraccarico di passeggeri e merci, la mancanza di segnaletica dei corsi d’acqua, la navigazione notturna e la non conformità delle imbarcazioni alle normative. Lunedì, parlando in una conferenza stampa, il ministro dei Trasporti Marc Ekila ha confermato il nuovo pedaggio, aggiungendo che “non siamo stati in grado di ottenere i dati per determinare il numero esatto di passeggeri a bordo” a causa di una “situazione irregolare”. L’incidente è dovuto a un “sovraccarico – ha spiegato il ministro – Le “barche di legno” non sono autorizzate a circolare di notte”. Il grande battello fluviale aveva lasciato la città di Mbandaka per il territorio di Bolomba, nella provincia dell’Equateur , nella tarda notte di venerdì. Elika ha chiesto alle autorità provinciali di istituire una commissione d’inchiesta. Questa vasta nazione dell’Africa centrale ha poche strade praticabili, quindi gli spostamenti avvengono spesso sui laghi, sul fiume Congo e sui suoi affluenti, dove i naufragi sono frequenti e il pedaggio spesso pesante. Il presidente Felix Tshisekedi ha detto, ai ministri, di “fare tutto il possibile per evitare i naufragi … le cui cause principali sono il sovraccarico di passeggeri e merci, la scarsa segnaletica dei corsi d’acqua, la navigazione notturna e la non conformità delle imbarcazioni alle normative”. Tshisekedi, che è al potere dal 2019 e sta cercando di essere rieletto a dicembre. Ha affermato che il Paese ha bisogno di “un piano d’azione” per garantire che il fiume Congo svolga un “ruolo trainante nello sviluppo economico”.