lunedì, 1 Luglio, 2024
Politica

Manovra, Meloni: 24 miliardi. Cambiano Irpef, Ires e Flat tax. Fondi per sanità, Pa e forze dell’ordine

Fondo unico al posto di Ape sociale e Opzione donna. Aiuti alle madri lavoratrici

Tempo è denaro. Così il Consiglio dei ministri ha dato il via libera alla Manovra di bilancio per il 2024 che impegna risorse per 24 miliardi, in appena 60 minuti. Una rapidità sottolineata dal presidente Giorgia Meloni durante la conferenza stampa al termine del Cdm con accanto il ministro Giancarlo Giorgetti, e il vice ministro Maurizio Leo. “Abbiamo varato la manovra 2024, il Cdm lo ha fatto a tempo di record: poco più di un’ora a dimostrazione dell’unità di vedute del Cdm della maggioranza che sostiene il governo”. Con una puntualizzazione il “costo dei tassi e il Superbonus superano il valore della manovra”. In altri versi seppure in tempi difficili l’esecutivo è riuscito a dare il via libera al taglio cuneo di 6 punti fino a 35mila euro, di 7 fino a 25mila; ad allocare 7 miliardi per rinnovi contratti tra cui quelli della Pa, e oltre 2 per la sanità, e l’asilo nodo gratis per il secondo figlio.

Scelte sociali

Il premier Meloni e il ministro Giorgetti sono i protagonisti della nuova legge di Bilancio – la seconda dell’esecutivo a maggioranza di Centrodestra – ed entrambi rimarcano i punti politici e sociali della Manovra improntati a dare aiuti e sostegni a famiglie e imprese, in quella ottica più volte sottolineata di “serietà e prudenza”.

Cosa c’è di nuovo

Il taglio dell’Irpef, del cuneo fiscale e la rivisitazione dell’Ires, sono le scelte dedicate ai redditi medio-bassi. C’è un cambio della previdenza, con Quota 104 con la possibilità di uscire prima ma con penalizzazioni meno onerose. Confermata la super-rivalutazione per gli assegni bassi degli over 75 e l’indicizzazione del 100% all’inflazione per i trattamenti fino a quattro volte il minimo Inps. Ci sarà un fondo unico per Ape sociale e Opzione donna, che sostituirà le due misure previdenziali. Scende anche l’importo del Canone Rai da 90 a 70 euro.

Risorse per 24 miliardi

I numeri della nuova legge di bilancio sono sintetizzati dal premier. “La manovra”, spiega Giorgia Meloni, “vale complessivamente poco meno di 24 miliardi, frutto di 16 miliardi di extragettito e per il resto di tagli di spese. E’ una manovra che considero molto seria, molto realistica che non disperde risorse ma le concentra su grandi priorità continuando a seguire la visione che il governo ha messo dall’inizio del suo mandato, nonostante il quadro complesso”.

Debiti, tassi e Superbonus

Il presidente del Consiglio ricorda le condizioni di partenza della Manovra.
“Il quadro è chiaramente abbastanza complesso: noi nel 2024 avremo circa 13 miliardi euro di maggiori interessi sul debito, da pagare in forza delle decisioni assunte dalla Bce, e circa 20 di Superbonus”, osserva Meloni, “L’aumento dei tassi e il Superbonus fanno complessivamente più della manovra di bilancio”.
“Le poche risorse di cui disponiamo le vogliamo concentrare su chi ha più bisogno”, quindi indica il premier, “continuiamo il lavoro sulle pensioni più basse”.

Più soldi in busta paga

Le misure approvate dal Cdm convergono sulle fasce economiche più basse.
Secondo i calcoli di Palazzo Chigi ci saranno 100 euro in più al mese per 14 milioni cittadini. Un passo avanti verso le priorità indicate dal Governo, “che avevamo annunciato vengono confermate: difendere potere acquisto ovvero più soldi in busta paga per i redditi medio bassi, con il taglio del cuneo di 6 punti per chi ha fino 35mila e 7 per fino a 25mila. E’ un aumento in busta paga che mediamente corrisponde circa 100 euro al mese per una platea circa 14 milioni di cittadini”.

Fondi a Pa e sanità

Il tema contratti resta un nodo legato alle risorse. Dal Governo c’è la disponibilità sulla pubblica amministrazione e la sanità. Sono 7 miliardi per rinnovi contratti Pa, e oltre 2 per la sanità. “Un’altra misura che cuba una somma significativa”, fa presente il premier in conferenza stampa, “riguarda gli aumenti contrattuali del pubblico impiego: complessivamente oltre 7 miliardi euro a disposizione del ministro Zangrillo, particolarmente per gli aumenti contrattuali, di cui oltre 2 miliardi riguardano sanità, cinque sono per i rimanenti settori”.

Pensioni le nuove possibilità

Sulla previdenza in attesa della riforma è stato “riequilibrato” il calcolo. “Sulle pensioni interveniamo su alcune situazioni di squilibrio e abbiamo cominciato a dare un segnale sulle pensioni di cui non si è occupato nessuno”, in particolare quelle interamente nel sistema contributivo. Il governo ha eliminato il vincolo che impone a chi è nel contributivo di andare in pensione con l’età raggiunta solo se l’importo della sua pensione è inferiore a 1,5 la pensione sociale. “Secondo noi non è una misura corretta e lo abbiamo rimosso”. Altra misura annunciata da premier è la
rivalutazione delle pensioni al 100% fino 4 volte minimo. “La rivalutazione delle pensioni per il recupero dell’inflazione cuba 14 miliardi di euro”, calcola Giorgia Meloni. I calcoli indicati dal Governo prevedono una rivalutazione del 100% per le pensioni fino a quattro volte il minimo, del 90% tra 4 e 5 volte il minimo e poi c’è un decalage. La rivalutazione viene confermata per le pensioni minime di chi ha più di 75 anni.

Ape sociale e Opzione donna

Le due misure vengono di fatto sostituite dalla nascita di un nuovo fondo per la flessibilità in uscita. La novità è indicata dal Premier. “Sulle pensioni Ape sociale e Pensione donna vengono sostituiti da un unico fondo per la flessibilità in uscita”.

Un aiuto alle madri

Per favorire il ritorno alla natalità lo Stato inoltre pagherà i contributi a madri con più figli. “Prevediamo che le madri con due figli o più non paghino i contributi a carico del lavoratore”, e “la quota del lavoratore per le madri con due e o tre figli la paga lo Stato”, spiega Meloni, “noi vogliamo stabilire che una donna che mette al mondo almeno due figli ha già offerto un importante contributo alla società e quindi lo Stato in parte compensa pagando i contributi previdenziali. Vogliamo smontare la narrativa per cui la natalità è un disincentivo al lavoro. Vogliamo incentivare chi mette al mondo dei figli e voglia lavorare”. Un aiuto alle famiglie con figli è quello che prevede che “dal secondo figlio l’asilo nido è gratis”.

Le novità per gli Autonomi

Per gli autonomi confermati flat tax e acconto a rate. Per il “lavoro autonomo”, annuncia Giorgia Meloni, “è iniziato un lavoro importante lo scorso anno con un aumento dell’importo per tassa piatta al 15% per i lavoratori autonomi: viene confermata questa misura, e prorogata per altri 3 anni una norma che considero molto importante che è l’indennità straordinaria di continuità, una sorta di cassa integrazione anche per i lavoratori autonomi. Viene anche ampliato il reddito per usufruire di questo ammortizzatore sociale. Inoltre per la prima volta quest’anno gli autonomi non dovranno pagare l’anticipo irpef a novembre ma rateizzarlo in 5 rate da gennaio a giugno”.

Più soldi a difesa e sicurezza

Altra priorità è il rinnovo del contratto del comparto sicurezza. “Voglio dire con chiarezza che per noi la priorità quest’anno è soprattutto il rinnovo del contratto del comparto sicurezza. Penso non si possa più accettare una realtà in cui un poliziotto guadagna per lo straordinario poco più di 6 euro l’ora, meno quanto prenda un collaboratore domestico: bisogna intervenire. La priorità per noi è rinnovo comparto difesa e sicurezza”.

Tajani, no tassa di successione

“Rispettiamo gli impegni presi in campagna elettorale”, esordisce il vice premier Antonio Tajani, “il Cdm ha lavorato con grande rapidità. Voglio sottolineare tre punti che mi stanno a cuore: quello per i pensionati, il rinnovo dei contratti nel comparto difesa e sicurezza, segnali di attenzione per i nostri custodi. Poi la sanità, con l’obiettivo di garantire l’abbattimento dei tempi d’attesa per gli esami, un vergogna contro la quale abbiamo messo un primo tassello con i 3 miliardi aggiuntivi. Altri temi prioritari, il taglio del cuneo fiscale e nessuna tassa di successione”.

Le rinunce dei Ministeri

Sulla linea di “serietà e prudenza”, e soprattutto niente spese inutili, il ministro dell’economia Giancarlo Giorgetti in conferenza stampa sulla manovra, illustra come sono stati chiesti sacrifici ai ministri. “Che hanno dovuto rinunciare a diversi progetti e idee e si è attuata una spending review significativa, dell’ordine del 5% su tutte le spese discrezionali, eccetto il comparto regioni ed enti locali”.

Energia, costi in altalena

Difficile per io ministro Giorgetti fare previsioni sul costo dell’energia e quindi come calibrare gli aiuti. “Le previsioni erano favorevoli per la discesa del prezzo del gas: finendo i sussidi” previsti fino alla fine dell’anno ma osserva Giorgetti, “la situazione potrebbe volgere in senso negativo rispetto agli auspici”.

Canone Rai, la riduzione

Una novità gradita da molti contribuenti sarà la riforma del canone Rai. “Ci sarà un primo intervento sul canone Rai che sarà tagliato dalla bolletta dei contribuenti”, rivela il vicepremier Matteo Salvini durante la conferenza stampa che ha approvato la legge di Bilancio. Il canone pagato in bolletta passerà da 90 a 70 euro all’anno. “Ci sarà una riduzione da 20 euro a 15 euro del canone”, spiega Salvini che calcola come si tratti di una riduzione da 90 a 70 euro annuali.

Il Ponte sullo Stretto

“Siamo soddisfatti”, puntualizza ancora il ministro Matteo Salvini, c’è l’approvazione nei tempi più rapidi possibili e sarà una manovra senza emendamenti di maggioranza”.
“Dopo settimane di chiacchiere a vuoto”, osserva il ministro per le infrastrutture in riferimento al ponte sullo Stretto, “e di ragionamenti di vari analisti, posso dire che c’è la copertura per il collegamento stabile dalla Sicilia, all’Italia e all’Europa”.

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