domenica, 17 Novembre, 2024
Regioni

Roma ricorda il rastrellamento degli ebrei, Gualtieri incontra studenti

ROMA (ITALPRESS) – In occasione dell'80esimo anniversario del rastrellamento degli ebrei da Roma il Sindaco Roberto Gualtieri ha incontrato alcune delegazioni di studenti, coinvolti in un progetto di ricerca e studio dei documenti e delle testimonianze rispetto a quella che lo stesso Sindaco ha definito "Una delle ferite laceranti della nostra comunità". Gualtieri ha ringraziato le persone coinvolte in questo progetto tra i quali 14 istituti scolastici della Capitale (Magarotto, Plinio Seniore, Majorana, Gioberti, Giulio Cesare, Seneca, Rossellini, Lucrezia Caro, Armellini, Pacinotti Archimede, Margherita di Savoia, Picasso, Pirelli e la Scuola Ebraica) "che hanno partecipato a questo lavoro così importante e difficile, perché vi siete avvicinati direttamente senza quella distanza di sicurezza con gli eventi storici che consente di studiarli con distacco. Vi siete avvicinati a queste storie individuali e ci avete aiutato a costruire una specie di topografia del rastrellamento, non solo studiando le ragioni e le cause ma soprattutto avvicinandovi all'esistenza delle vittime che sono cittadini romani, italiani, oggetto di questa terribile persecuzione solo per il fatto di essere ebrei". "Stiamo realizzando tantissime iniziative per coltivare la memoria di questa pagina così tragica. Voi avete una responsabilità enorme – ha continuato Gualtieri rivolgendosi ai giovani – ci dovete aiutare a tramandarla, a renderla sempre viva e a non farla mai sbiadire e diventare un paragrafetto di un libro di storia che si affianca a tante altre vicende che costellano la storia di questa città e di questo paese. Non c'è modo migliore per tenerla viva di ricostruire la storia e l'individualità delle singole persone che riuscirono a sopravvivere, di quelli che purtroppo furono uccisi, di quelli che la scamparono". "Furono i tedeschi quelli che fecero il rastrellamento ma non furono solo loro quelli che lo resero possibile: ci fu un supporto dato dalla polizia italiana, ovviamente il censimento fatto da Mussolini nel '38 fu una base utilissima – spiega Gualtieri – Anche se dobbiamo ricordarci che ci furono tantissimi giusti, romani, italiani, anche fascisti che invece salvarono e protessero degli ebrei ed è bene ricordarli. Però dobbiamo anche sapere che si arrivò a quell'abominio proprio perché l'Italia aveva partecipato a questa follia antisemita, l'aveva coltivata, giustificata e messa nelle sue leggi. Purtroppo tanti italiani furono complici. Abbiamo un dovere, di fare di tutto perché mai più si ripeta un 16 ottobre così. Che mai più l'antisemitismo, il razzismo, l'intolleranza possano portare a simili errori come quelli che furono commessi il 16 ottobre 1943". Insieme al Sindaco è intervenuto anche l'Assessore alla cultura Miguel Gotor "C'è un rapporto strettissimo tra coscienza e conoscenza. La conoscenza è fondamentale ed è bene che sia accompagnata da una coscienza culturale storica e civile. Questo passaggio è più fondamentale quanto più siamo impegnati generazionalmente a costruire un ponte fra la memoria e la storia. Il percorso che ci attende è quello di tenere viva la fiaccola della memoria attraverso un uso il più possibile vario e diversificato delle proposte culturali. Questo sarà il modo migliore per trasferire il dovere del ricordo alle generazioni presenti e a quelle che verranno". A seguire il Sindaco si è spostato all'interno dei Musei Capitolini per inaugurare l'apertura della mostra "I sommersi – Roma 16 ottobre 1943" che sarà fruibile da oggi fino al 18 febbraio 2024. Si tratta di uno spazio espositivo dedicato a oggetti, foto, documenti, lettere, pagelle appartenenti alle vittime del rastrellamento "che ci consente di conoscere meglio la vita quotidiana, gli oggetti e le memorie di tante delle vittime dell'odio razziale contro gli ebrei". – foto: xl5/Italpress – (ITALPRESS). xl5/pc/red 16-Ott-23 13:40

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